Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Come viaggiare in lungo e in largo per il mondo, in tutta comodità e senza il problema del jet lag? Semplice, basta mettersi seduti, liberare la mente e lasciarsi trasportare dalle onde sonore che si diffonderanno nell’aria per s(Nodi), il festival di “musiche inconsuete” che si terrà al Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna, dal 18 luglio al 12 settembre. Per la rassegna, giunta alla VI edizione e nel cartellone di BEST-La cultura di fa spazio, progetto promosso dal Comune di Bologna, potremo ascoltare le suggestioni sonore provenienti da Africa, Medio Oriente, America ed Europa, alla scoperta di quel ritmo comune tra tradizioni e culture lontane. Infatti, fin dalla sua nascita, s(Nodi) si è caratterizzato per la promozione del linguaggio musicale come strumento di dialogo e di coinvolgimento di realtà etniche differenti.
Si inizia il 18 luglio, dall’Africa, con l’intreccio tra world music e musiche tradizionali etiopi di Atse Tewodros Project, un progetto della scrittrice, performer e cantante italo-etiope Gabriella Ghermand. Il passaggio dall’Africa all’Europa avverrà il 1 agosto, con un’incursione nelle terre occitane proposta da Walden, duo che mescola tradizione e sperimentazione, facendo incontrare una ghironda elettroacustica e un pianoforte. Il 5 settembre si vola in Sud America per un intermezzo dedicato all’Argentina, ad Astor Piazzolla e al mélange di dialetti del tango, come il lunfardo, il gergo ricco di vocaboli italiani che si parla nelle città del Rio de la Plata, con le Tangominas. Ma il programma prevede tante altre incursioni, dall’Albania al Niger, e potete consultarlo qui.