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Non aprire quel vecchio baule impolverato che hai in soffitta, se sei minorenne. Perché potresti trovare una collezione completa di opere d’arte dal contenuto esplicito. È quanto successo, a Roma, a un erede, presumibilmente adulto, che rovistando tra gli archivi del padre ha rinvenuto circa duecento disegni, tra pastelli, carboncini, matite colorate, acquerelli e chine a dir poco erotici e, secondo una valutazione di Andrea Speziali, studioso di Art Nouveau, realizzati da artisti attivi tra l’800 e il ‘900. Tralasciando l’elemento freudiano della scoperta nel rapporto tra padre e figlio, rimanendo in tema estetico e storico, Speziali fa i nomi di Amedeo Modigliani, Auguste Rodin e Gustav Klimt, oltre che di Alberto Vargas, illustratore peruviano, autore di iconici ritratti di modelle e pin-up, e Franz von Bayros, artista austriaco vicino allo Jugendstil. La maggior parte delle opere sono firmate da Mario Mirko Vucetich, architetto e scenografo dallo stile futurista che, secondo Speziali, ebbe modo di conoscere Vargas in occasione di un viaggio negli Stati Uniti. Non proprio il migliore tempismo per le attribuzioni, in particolare a Modigliani, considerando le vicende che hanno portato alla chiusura anticipata della mostra a lui dedicata a Genova e al sequestro di più di venti opere, giudicate come falsi. Comunque, potremo osservare da vicino queste vivide immagini di bordelli e case chiuse, considerate, ai tempi, soggetti alla moda e con un floridissimo mercato, perché saranno in esposizione, dal 23 luglio al 5 agosto, nel Palazzo del Turismo di Riccione, per la mostra “L’education Sexuelle. Il Novecento nelle case chiuse tra New York e Parigi”, a cura di Speziali.