19 luglio 2017

Che Idea l’allestimento! Apre la mostra del Master in Exibition design del Politecnico di Milano

 

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“Esporre, allestire, mostrare”. Sono i verbi declinati dal Master universitario di primo livello Idea in Exibition design-L’Architettura dell’Esporre, promosso e organizzato da Idea Associazione Italiana designers e dal Politecnico di Milano, che danno il titolo alla mostra ospitata alla Triennale, in apertura il 20 luglio. Un racconto per immagini sull’exhibition design, scandito in 24 pannelli, con una selezione dei diversi progetti sviluppati dagli allievi con la collaborazione di docenti e professionisti qualificati, nel corso di dieci anni dall’istituzione di questo master che, unico nel panorama europeo, punta sulla formazione di progettisti dotati di cultura trasversale, capaci di trovare soluzioni originali intorno alle modalità dell’esporre, dalle merci all’opera d’arte. 
L’architetto Mario Mastropietro, presidente dell’Associazione Italiana Exhibition Designer e Co-direttore del Maser Idea ha dichiarato: «Le prospettive di lavoro per i partecipanti al Master Idea sono diverse e nell’ambito di istituzioni culturali, aziende di allestimento per eventi o fiere. Formiamo liberi professionisti qualificati, sull’esempio dei maestri del Novecento che rappresentano l’eccellenza della cultura italiana dell’esporre, come Franco Albini, i fratelli Castiglioni, Luciano Baldessari, Carlo Scarpa, il gruppo BBPR e tanti altri cultori della progettazione di spazi fisici e di comunicazione». 
I progetti esposti documentano come l’allestimento sia anche opera d’arte, capace di alterare la percezione dello spazio con ambienti fluidi, polisensoriali, che includono istallazioni multimediali, immersive, in bilico tra fisico e virtuale, per comunicare le potenzialità inespresse dello spazio e degli oggetti, esposti o simulati. La disciplina dell’esporre, la capacità, rigorosamente “Made in Italy”, di creare ambienti artificiali, è sempre più cruciale nell’epoca digitale. E per il suo carattere fortemente tecnologico e innovativo, tale disciplina ha dichiaratamente azzerato la dicotomia tra funzione e decorazione, architettura e design, artificiale e naturale, in virtù di una modalità dell’allestimento che riesca a comunicare idee da vivere, oltre che da contemplare, e da condividere. (Jacqueline Ceresoli
In home: Pone Architecture, pone transparent shell. Photo credit Pone Architecture. Progetto vincitore del Design Award’s 2017 per interior space ed exhibition design 
In alto: Into the world of art gallery, by Joy Chou. Photo Credit: Lee Kuo-Min Studio. Progetto vincitore del Design Award’s 2017 per interior space ed exhibition design 

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