25 luglio 2017

Colpo in banca per gli studenti di Brera. Monte dei Paschi e Accademia, insieme per l’arte

 

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La Monte dei Paschi di Siena si apre alle giovani ricerche dell’arte contemporanea, grazie alla collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, nell’ambito di “Accademia Aperta”, iniziativa promossa dall’istituto milanese. 
Il progetto, giunto alla terza edizione, punta a far conoscere gli spazi dell’Ateneo e a comunicarne le esperienze formative, con gli studenti delle varie cattedre, Pittura, Scultura, Nuove Tecnologie, Scenografia, Incisione, Decorazione, Fashion, Design, Comunicazione e Didattica e Restauro, che condividono uno spaccato originale del loro percorso di studi, lasciando libero accesso alle attività e ai laboratori che, normalmente, si svolgono durante i semestri didattici. Novità di questa terza edizione sono gli Eventi Speciali, con i quali l’Accademia si diffonde attraverso la città, coinvolgendo le Gallerie del quartiere di Brera, il Museo della Permanente, e altri luoghi, come l’Auditorium LaVerdi e, appunto, la Monte dei Paschi di Siena. 
Per questa prima collaborazione tra i due Istituti, la sede della banca in via Santa Margherita, a Milano, diventa spazio espositivo, proponendo opere realizzate da Alessia Venosa, Valeria Manfredda e Federico Bergamaschi, allievi, rispettivamente, dei professori Simona Uberto, Roberto Priod e Federico Bergamaschi. Tre diversi linguaggi, modi differenti di affrontare la questione estetica, con An error not found, di Venosa, una stampa a colori su carta cotone che indaga il concetto di errore nell’epoca tecnologica, Resilienza, di Manfredda, scultura realizzata ibridando dispositivi tecnologici e materiali naturali – come acqua, legno, sensori di movimento – e riferita all’episodio storico della copertura dei canali di Milano, e 3X6=21, di Bergamaschi, opera in ferro, pietra e bronzo creata, incentrata sul conflitto e l’equilibrio tra forze e spinte contrapposte. 
Non è un periodo semplice per l’istituto di credito fondato nel 1472 che, dopo la ricapitalizzazione precauzionale, vedrà il 70% del proprio capitale passare nelle mani dello Stato che, a sua volta, dovrà rimettere le azioni sul mercato. Ma l’ultima notizia è la mancata costituzione come parte civile, per un vizio di forma, nel processo “Time Out”, relativo al fallimento della squadra di basket di Siena. In ogni caso, l’impegno nella promozione dell’arte e della cultura rimane, e oltre alla collaborazione con l’Accademia, la banca ha recentemente contribuito al finanziamento dei restauri del Cristo deposto, opera realizzata dall’architetto, pittore e scultore Francesco di Giorgio Martini, nel 1490.

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