24 luglio 2017

Il Consiglio di Stato boccia il TAR Lazio. Sì al Parco Archeologico del Colosseo, con Irina Bokova nel CDA

 

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Avanti tutta per il Ministero dei Beni Culturali, con Dario Franceschini che in un comunicato stampa si lascia andare, chiedendo “per onestà professionale” articoli riparatori da parte di quella stampa che si era scagliata sulle illazioni che avrebbe compiuto il Mibact nell’istituzione del Parco Archeologico del Colosseo, ma anche alla nomina di direttori stranieri del’area stessa. 
Ma Franceschini non si toglie solo un sassolino dalla scarpa, ma annuncia anche l’ingresso di una grande personalità nel Consiglio di Amministrazione del futuro nuovo parco: “Ora possiamo andare avanti con riforme e innovazione e sono davvero felice di annunciare che del Consiglio di amministrazione del nuovo parco archeologico farà parte Irina Bokova, il direttore generale dell’Unesco”. 
Roma Capitale, la Sindaco Raggi può stare serena, sarà coinvolta nell’istituzione del Parco (di cui fanno parte anche la Domus Aurea, il Foro Romano e il Palatino) per assicurare il principio di leale collaborazione, distinguendo la fase di organizzazione amministrativa da quella di esercizio delle funzioni di valorizzazione del patrimonio culturale.
E per chi si era, appunto, scagliato contro le “irregolarità operate” dal MIBACT? I giudici d’appello hanno ritenuto che la legge speciale di disciplina della materia autorizzasse il Ministero ad adottare un decreto non regolamentare.
E il direttore straniero, altra pietra dello scandalo nelle scorse settimane? Il Consiglio di Stato ha ritenuto opportuna la previsione di una selezione pubblica internazionale. Tutto è bene quel che finisce bene? Vedremo. Aggiornamenti in corso. 

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