26 luglio 2017

Lo Spirito di Hiroshima per Mona Hatoum. La città omaggia l’artista con una grande mostra

 

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Aprirà il 29 luglio, al Museum of Contemporary Art di Hiroshima, la grande personale di Mona Hatoum, vincitrice, nel 2015, della decima edizione dell’Hiroshima Art Prize. Il riconoscimento si assegna dal 1989, ogni tre anni, a personalità dell’arte e della cultura particolarmente impegnate nella diffusione di messaggi di pace e solidarietà tra i popoli, tra le quali Robert Rauschenberg, Yoko Ono, Cai Guo-Qiang, Daniel Libeskind e Shirin Neshat. «Accetto il premio con la più profonda gratitudine. Sono molto onorata di essere associato agli ideali di pace rappresentati dallo Spirito di Hiroshima», ha dichiarato l’artista nata a Beirut nel 1953 ma obbligata a rimanere in Inghilterra dopo lo scoppio della guerra civile in Libano. «Mona Hatoum si occupa delle contraddizioni sociali, della sofferenza delle persone, dell’oppressione politica, basandosi sulla propria esperienza e questi sforzi creativi corrispondono al Premio», si legge nella motivazione. 
Così, il museo fondato nel 1989, progettato da Kishō Kurokawa e immerso nei ciliegi di Hijiyama Park, ospiterà le opere più identificative della sua ricerca artistica, alla quale la Tate Modern ha dedicato un’ampia retrospettiva nel 2016, e anche di nuove, realizzate per questa occasione e ispirate alla storia e al presente della città che il 6 agosto 1945, alle 8.16, venne devastata dall’esplosione della bomba a fissione nucleare. «L’esperienza di Hiroshima riporta alla mente un momento molto triste della storia umana. Tuttavia, la resilienza e la ricostruzione della città, dopo la sua totale distruzione, incarnano uno spirito di speranza che ci ispira tutti», ha detto Hatoum.
In home: Mona Hatoum, photo: Jim Rakete 
In alto: Mona Hatoum, Hot Spot III, 2009. Photo Agostino Osio. Courtesy Fondazione Querini Stampalia Onlus, Venice

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