02 agosto 2017

Da Mario Sironi a Mimmo Rotella. A Castelbasso, l’arte diventa un gioco da ragazzi

 

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Conoscere i grandi temi dell’arte italiana del Novecento, dalle Avanguardie storiche alle ricerche dell’Arte Povera, non è mai stato così divertente. Castelbasso 2017, rassegna organizzata dalla Fondazione Malvina Menegaz che si svolge nel paese in provincia di Teramo dal 1998, presta particolare attenzione ai più piccoli, con una serie di attività didattiche e laboratoriali, che, alla fine, piaceranno anche ai grandi.  
La mostra “Mario Sironi e le Arti Povere. Assenso e dissenso”, a cura di Andrea Bruciati e nell’ambito della rassegna, istituisce un confronto inedito tra due periodi storici accomunati dall’interesse verso lo sviluppo estetico di certe ideologie politiche. Per l’esposizione, visitabile negli spazi di Palazzo De Sanctis fino al 3 settembre, sono messe a confronto le ricerche della corrente artistica identificata da Germano Celant con quelle del più noto esponente di Novecento, il movimento che si riunì intorno alla Galleria Pesaro, a Milano, per superare il Futurismo. E il percorso espositivo, scandito da opere di Mario Sironi, oltre che di Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Mario Ceroli, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Paolo Icaro, Fabio Mauri, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Gianni Piacentino, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Gian Emilio Sansonetti e Gilberto Zorio, si apre anche ai bambini, con laboratori che proseguiranno per tutta la durata della mostra. “Interferenze luminose” si terrà tutti i mercoledì dal 26 luglio al 30 agosto e permetterà di creare delle connessioni tra i colori prediletti da Sironi e i materiali utilizzati dai protagonisti dell’Arte povera, per sperimentare e creare utilizzando la luce. 
E le attività non finiscono qui, perché nel programma di quest’anno è stata allestita una seconda mostra a Palazzo Clemente, sede della Fondazione, con le opere della collezione, realizzate da Carla Accardi, Franco Angeli, Manfredi Beninati, Bizhan Bassiri, Luigi Boille, Thomas Braida, Mario Ceroli, Claudio Cintoli, Antonio Corpora, Patrizio Di Massimo, Tano Festa, Luca Francesconi, Giulio Frigo, Marco Gastini, Sophie Ko, Renato Mambor, Gian Marco Montesano, Marco Neri, Nunzio, Mimmo Paladino, Paolo Pretolani, Vettor Pisani, Oscar Contreras Rojas, Mimmo Rotella, Arcangelo Sassolino, Ettore Spalletti, Giuseppe Stampone, Giulio Turcato e Vedovamazzei. Per i bambini è stato organizzato “Stacca, strappa, attacca!”, che si svolgerà tutti i martedì, dal 25 luglio al 29 agosto, un itinerario didattico-laboratoriale che aiuterà non solo a scoprire le opere ma anche a dare sfogo alla creatività, utilizzando il décollage, la tecnica prediletta da Mimmo Rotella. 
Oltre alle mostre e alle attività didattiche, il cartellone si presenta particolarmente ricco, con una serie di appuntamenti che spaziano dall’approfondimento politico, con gli incontri con Achille Occhetto e Paolo Cirino Pomicino, alla musica, con il concerto di Toquinho. Il 12 agosto invece si terrà Running the fields make some noise, di Giuseppe Stampone e Marco Raparelli, insieme a Stefania Galegati Shines e Lorenzo Scotto Di Luzio, come speciali interlocutori, una serata in cui immagini, musica e azioni performative animeranno un’esperienza che coinvolgerà direttamente il pubblico. 
In home e in alto: Fondazione Malvina Menegaz per le Arti e le Culture. Storie e opere Veduta della mostra. Foto di Remo Leonzi

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