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Quanto pensate si possa pagare per un poster di un film? Lo scorso week-end, durante la vendita di Heritage Auctions, un collezionista si è aggiudicato un pezzo italiano del 1946 che raffigura il classico film Casablanca per 478mila dollari: un record mondiale per l’importo più alto mai pagato per un manifesto d’epoca. Ma cosa fa raggiungere ad un poster un valore di mezzo milione di dollari?
Questo poster di Casablanca è un epico ritrovamento nel mondo del poster d’epoca, e certamente niente di simile è emerso sul mercato negli ultimi anni. Sembra crescere l’interesse dei collezionisti per poster inusuali, come il poster italiano di un film giapponese o viceversa.
La casa d’aste ha insistito spesso sulla rarità del lotto, affermando che il poster è un vero e proprio superstite dall’Europa del dopoguerra. L’Italia era appena stata strappata alla guerra e alle prese con le scie che Mussolini, i tedeschi e gli scontri con partigiani e alleati avevano lasciato sul territorio. Nei mesi successivi alla liberazione alcuni beni erano ancora in disponibilità limitate, e la carta era uno di questi. Non sorprende però che potesse essere usata stampare un poster per promuovere questo film, che di li a qualche anno sarebbe diventato leggenda, e che racconta una storia che avrebbe potuto accomunare molti spettatori: la storia di due amanti divisi proprio dalla guerra.
Altro motivo che lo rende unico è la presenza di tutto il cast, che lo differenzia da quelli prodotti in altri casi, in cui erano presenti solo Bogart e Bergman. A questo motivo, ultimo ma non meno importante, se ne aggiunge un altro: la firma. A realizzare il poster fu Luigi Martinati, uno dei più grandi maestri di poster cinematografici italiani. Insomma vi abbiamo convinto o avete bisogno di altre ragioni per iniziare a collezionare poster? (RP)