04 agosto 2017

Con Zaha Hadid e Piero Gilardi, che sere d’agosto al MAXXI. E qualche anticipazione d’autunno

 

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Un’estate con Yona Friedman, Zaha Hadid e Piero Gilardi, senza dimenticare Alighiero Boetti, William Kentridge, Mario Merz, Maurizio Cattelan, Gilbert & George, Sol Lewitt, Michelangelo Pistoletto, Helmut Newton e tanti altri ancora. Perché se agosto lo trascorrerai a Roma, vorrai farlo almeno con la compagnia adatta. Il luogo giusto è il MAXXI, che per tutto il mese proporrà una tariffa di ingresso ridotta a 5 euro, aperture straordinarie fino alle 22 ogni giovedì, e tutti i giorni visita al museo più aperitivo, negli spazi della caffetteria/bookshop e del ristorante. Oltre a “L’Italia di Zaha Hadid”, “Yona Friedman. Mobile Architecture, People’s Architecture”, “Nature Forever. Piero Gilardi” e il nuovo allestimento della collezione, sarà visitabile anche “Interiors. Le stanze del quotidiano”, mostra dedicata all’architettura di interno, mentre continua il programma di proiezioni per la rasegna ArTapes. 
Ma agosto passa in fretta e già compaiono all’orizzonte le prime avvisaglie d’autunno, con un calendario che si preannuncia piuttosto vivace. Il 12 settembre sarà proiettato The Challenge, di Yuri Ancarani, appuntamento speciale nell’ambito di ArTapes. Il 13 settembre, Bruna Esposito completerà un grande mandala composto di semi commestibili, che verrà poi distrutto nel corso di una performance, concludendo l’opera. 
Dal 27 settembre, “Bird Song”, prima personale italiana di Kemang Wa Lehulere, l’artista sudafricano vincitore del Premio Deutsche Bank Artist of the Year 2017. La mostra, curata da Britta Färber e Anne Palopoli, fa parte di Expanding The Horizon, il progetto per sviluppare collaborazioni tra il museo e altri istituti e collezioni private, e presenta circa venti opere, in un percorso tra memoria personale e storia autorizzata. 
Il 14 novembre inaugura “Home Beirut. Sounding the Neighbors”, a cura di Hou Hanru e Giulia Ferracci, ultimo capitolo, dopo Iran e Istanbul, della trilogia dedicata al Mediterraneo. Una riflessione su conflitti, riscoperte e ipotesi, sviluppata da artisti, architetti, registi, musicisti, danzatori, ricercatori e intellettuali, con, tra gli altri, Tamara Al Samarra, Ziad Antar, Tarek Atoui, Fouad Elkoury, Mona Hatoum, Lamia Joreige, Mazen Kerbaj, Bernard Khoury, Walid Raad, Jalal Toufic, Paola Yacoub, Akram Zaatari. Lo stesso giorno, verrà presentato LIGHT, progetto di Michel Comte sulla trasformazione della superficie terrestre a causa del riscaldamento globale. Il progetto sarà allestito nello spazio EXTRA MAXXI e prevede anche una installazione nella lobby nel museo e una suggestiva video proiezione sulla facciata. 
Arte e scienza si confonderanno dal 2 dicembre, per una mostra in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, a cura di Giovanni Amelino-Camelia, Luigia Lonardelli, Vincenzo Napolano, Andrea Zanini. Le opere di Thomas Saraceno, Allora & Calzadilla, Fischli /Weiss e Laurent Grasso, tra gli altri, dialogheranno con reperti iconici, simulazioni di esperimenti, installazioni scientifiche immersive. 
In home: Kemang Wa Lehulere, Broken Wing, 2016 
In alto: Yuri Ancarani, The Challenge, 2016. Courtesy Studio Ancarani

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