06 agosto 2017

Ambrogio Lorenzetti, Franco Fortini e gli altri, per la programmazione di fine anno di Santa Maria della Scala

 

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Dalle allegorie medievali al colosso asiatico, fino alla galleria d’arte più piccola del mondo. La programmazione di fine anno di Santa Maria della Scala promette di coprire un ampio arco cronologico e di interessi, con un fitto calendario di mostre, performance, reading e incontri. 
Il complesso monumentale fu edificato nel XII Secolo e venne completato a metà Quattrocento, assolvendo a funzioni assistenziali, caritatevoli e ospedaliere, fino al XIX Secolo. Dagli anni ’80, la struttura è stata al centro di diverse discussioni sulle possibilità di destinazione che, nel 1992, portarono alla pubblicazione di un concorso di idee per il recupero. Nei 350.000 metri cubi d’estensione, di cui 13.000 aperti al pubblico, è visibile una complessa stratificazione storica che si riflette anche nell’articolato programma della seconda metà del 2017. 
L’evento di maggior richiamo è la grande mostra su Ambrogio Lorenzetti, dal 22 ottobre 2017 al 21 gennaio 2018, a cura di Alessandro Bagnoli, Roberto Bartalini e Max Seidel, con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il patrocinio del Mibact e della Regione Toscana. L’esposizione è stata preparata nel corso degli ultimi due anni e iniziata con l’operazione “Dentro il Restauro” che, finanziata dal MiBACT, ha consentito il restauro di alcuni capolavori del grande pittore senese, fra cui il ciclo di affreschi nella basilica di San Francesco, nell’Eremo di Montesiepi e della Maestà di Sant’Agostino. Grazie a una serie di prestiti da istituzioni come Louvre, National Gallery, Gallerie degli Uffizi, Musei Vaticani, Yale, l’esposizione percorre la vicenda artistica di Lorenzetti, facendo tornare in città quelle opere che furono realizzate, in massima parte, per cittadini e chiese senesi. 
Grande spazio sarà dato alla fotografia, con iniziative di vario genere, da “Storie di Stanze”, aperta già il 28 luglio e fino al 10 settembre, di Cristina Coral, fino a “RiMembra”, dal 15 dicembre fino a metà gennaio 2018, di Monica Biancardi, un progetto costruito nel corso di alcuni anni, composto da 13 acquerelli e 4 dittici fotografici e accompagnato dai testi scritti dal poeta Gabriele Frasca. Dal 3 novembre 2017 al 7 gennaio 2018, “Je voudrais savoir”, una mostra realizzata in collaborazione con l’Università di Siena in occasione del centenario della nascita di Franco Fortini. La mostra prende spunto dal viaggio in Cina da parte di una delegazione italiana a cui parteciparono, oltre a Fortini, anche Carlo Cassola, Antonello Trombadori, Ernesto Treccani, Norberto Bobbio, Carlo Bernari, Piero Calamandrei. La mostra prende spunto dalle riflessioni, i pensieri e le fotografie di Fortini in un dialogo con immagini, pensieri e parole degli altri intellettuali, compagni di viaggio. 
Il 21 settembre inaugura “Caveau”, la mostra che conclude l’esperienza lanciata dall’artista Serena Fineschi nel corso del 2016, quando inaugurò ‹‹la più piccola galleria d’arte del mondo››, nel cuore di Siena e chiamò 12 fra curatori e artisti ad animarla con progetti che saranno in mostra al Santa Maria. A realizzarli, Bianco-Valente, Vittorio Corsini, Marina Dacci, Pablo Echaurren, Pietro Gaglianò, Ilaria Mariotti, Marco Pierini, Alfredo Pirri, Claudia Salaris, Serse, Marco Tirelli, Paola Tognon
Previsti anche alcuni appuntamenti speciali, come Concerto per Amy, il 29 settembre, installazione multimediale di Francesca Poto, e il World Tourism Unesco, dal 22 al 24 settembre. Una tre giorni dedicata alla promozione e valorizzazione dei Siti Unesco, con esposizioni, incontri e conferenze. Il programma completo è consultabile qui.

In home: Ambrogio Lorenzetti, Annunciazione, 1344, Pinacoteca Nazionale, Siena 
In alto: © Centro Studi Franco Fortini

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