24 agosto 2017

A Vicenza, l’architettura di Carlo Scarpa incontra l’essenza dell’arte, per la mostra di Daniele Marcon ed Enzo Montagna

 

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Il rapporto predestinato che l’arte instaura con l’architettura si palesa immediatamente entrando nell’ambiente silenzioso, dove ai riflessi solari sul pavimento lucido fanno eco le macchie cromatiche sulle ruvide pareti. Lo spazio Scarpa, che convive con la Biblioteca Internazionale “La Vigna” presso il palazzo Brusarosco, a Vicenza, trova un ideale completamento nella mostra “I Confini dell’Essenza. Nulla oltre il Necessario”, visitabile dal 2 al 10 settembre. L’intimo contesto dell’appartamento restaurato, negli anni ’60, da Carlo Scarpa su commissione di Ettore Gallo, fa da cornice a due presenze discrete ma risolute: Daniele Marcon ed Enzo Montagna, entrambi della provincia vicentina, entrambi viaggiatori. La curatela di Maria Lucia Ferraguti, con la collaborazione di Alberto Giorgessi, Serena Motterle, Sofia Marcon, mette in luce le assonanze tra le ricerche dei due artisti, sempre spinti a cercare un’essenza, spirituale nel caso di Marcon, materica nelle opere di Montagna. 
Nell’austera e sobria dimora, gli spigoli sembrano segnare il limite tra il necessario e il superfluo, gli angoli smussati suggeriscono i confini oltre i quali gli artisti spingono la loro ricerca. L’esposizione intende evidenziare proprio quei confini evidenti, netti, ma che uniscono, in un sistema di colori e penombre interdipendenti tra loro. Tra le linee che scandiscono gli ambienti, gli artisti inseriscono il loro alfabeto coloristico, ne risulta un percorso che intervalla atmosfere meditative e situazioni più concrete. Daniele Marcon, portato da vicende personali a un’esecuzione ermetica, compone su tele di cotone diagrammi di fasce e linee definibili “pneumetrici”, che producono, quindi, schemi tutt’altro che matematici, bensì legati all’anima. Enzo Montagna, d’altro canto, su supporti indomabili di fibre naturali, compie una continua sfida, quella di trasporvi esperienze sensoriali. A completare il razionale allestimento di tele e carte, sono esposti dei libri d’artista che conferiscono all’ambiente una dimensione più intima, la stessa atmosfera di privata quotidianità che anche Scarpa ha saputo coniugare al carattere museale dell’abitazione. 
Informazioni e orari per visitare la mostra, si possono consultare qui. (Matteo Gnata)

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