28 agosto 2017

CASE AD ARTE

 
A pochi passi dal Mart di Rovereto, l'auto-proclamata Casa-Museo di Fortunato Depero: autentico gioiello dell'arte Futurista.
di Alessio Crisantemi

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Quando il genio guarda avanti nel tempo. Accade ai grandi artisti ed ai veri talenti, che riescono a leggere e interpretare le tendenze future, talvolta anche con largo ad anticipo. Come nel caso dei Futuristi, che già nella scelta del nome dell’auto-proclamato movimento artistico, si proponevano non soltanto di scrivere la storia, ma di anticiparne gli eventi. Riuscendoci pure, spesso. È il caso, per esempio, di Fortunato Depero (1892-1960), uno dei massimo esponenti della corrente fondata da Filippo Tommaso Marinetti, che nell’ambizione di esaltare il Movimento (e consacrare la sua immagine), non si è limitato a lasciare il segno attraverso le opere compiute in vita, preoccupandosi anche di quello che sarebbe stato poi. Affidando la sua personale collezione – allestita anche per l’occasione – alla sua città natale, legandola a un progetto concreto e finalizzato al bene dello stesso Comune e della collettività. Nasce così la Casa d’Arte Futurista Depero (o più semplicemente: Casa Depero): autentica culla dell’arte futurista, nel cuore di Rovereto, e unico museo italiano interamente dedicato al Futurismo.
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Casa-Museo di Fortunato Depero
È dunque all’originale visione (e collezione) dell’artista trentino a cui dobbiamo la possibilità di ammirare Casa Depero: oggi parte integrante del già felice museo Mart – Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto (lo è dal 1989), da cui si trova poco distante. Oltre a piccole mostre tematiche, nelle sale del museo si può godere della ricca collezione permanente, costituita da tarsie in panno (tra cui: Il corteo della gran bambola (1920), una delle opere più importanti e originali di Depero), mobili, suppellettili in “buxus”, giocattoli e prodotti d’arte applicata. Rigorosamente futurista, naturalmente. Con alcune opere che rappresentano momenti significativi della visione dell’artista: gli esordi teatrali, i Balli plastici, il periodo newyorkese (tra il 1928 e il 1929), e la fortunata produzione pubblicitaria ed editoriale.
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Casa-Museo di Fortunato Depero
Depero – autentico precursore e assoluto visionario – concepisce l’idea di una casa museo nel 1957. E riesce a portarla a termine grazie al supporto del comune di Rovereto, riuscendo ad inaugurare il primo agosto del 1959 la Galleria Museo Fortunato Depero in un edificio del centro storico di Rovereto, che era stato sede del banco dei pegni in epoca medievale, seguendo il progetto museografico elaborato personalmente da Depero tra il 1957 e il 1959. Anche se non riuscì a completarlo, morendo nel novembre del 1960, preoccupandosi però di lasciare numerosi schizzi che rappresentano la struttura, l’arredamento, le decorazioni e i rivestimenti del museo, successivamente riprodotti in maniera fedele alle sue indicazioni. Senza trascurare alcun dettaglio e rappresentando puntualmente ogni particolare della casa: dai mosaici, ai mobili, ai pannelli dipinti. In un progetto dissacrante e profetico, misto di innovazione, ironia, e orientato all’abbattimento di ogni gerarchia nelle arti. Da indiscusso pioniere del design contemporaneo. 
La struttura è stata oggetto di un accurato restauro, riaprendo nella sua attuale versione a inizio 2009, in occasione del centenario del Futurismo, conoscendo una seconda vita, grazie al lavoro dell’architetto Renato Rizzi, che ha recuperato le zone originali progettate dall’artista, completandole con due nuovi livelli ispirati direttamente al gusto di Depero. A esaltare i circa tremila oggetti lasciati dall’artista alla città. Per un indiscusso patrimonio storico e culturale e un valore aggiunto a una città e a un’offerta museale già notevole, come quella di Rovereto.
Alessio Crisantemi
SCHEDA TECNICA
Casa D’arte Futurista Depero 
Via dei Portici 38, 
Rovereto (TN)
info: T 0464 431813 – Numero verde 800 397760
info@mart.trento.it
Orari: Martedì – Domenica 10 – 18; Lunedì chiuso
Aperture festive e straordinarie:1 novembre, 8 dicembre 2017 dalle 10 alle 18; 25 dicembre 2017 dalle 15 alle 20; 26 dicembre 2017, dalle 10 alle 18

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