31 agosto 2017

Di chi è quella bottiglia? Annunciati i finalisti della settima edizione di Menabrea Art Prize

 

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Quante storie si sono sviluppate a partire da una valigia chiusa, che resterà tale fino alla fine. Nessuno conoscerà mai il contenuto ma la cosa interessante sono gli intrecci, le modalità, i pretesti, attraversi i quali la valigia passa da una mano all’altra. Si tratta un MacGuffin, come lo chiamava affettuosamente Alfred Hitchcock, un maestro in questo campo, un espediente narrativo usato per mettere in moto la trama e può essere rappresentato da qualunque oggetto al quale viene attribuito un certo valore riconosciuto da tutti i personaggi, una lista segreta, un antico vaso, una scatola blu, un ostaggio, come insegnano Quentin Tarantino e David Lynch. Ed è intorno a questo elemento che gira anche la settima edizione di Menabrea Art Prize, premio dedicato alla valorizzazione di artisti emergenti italiani, nato dalla collaborazione tra Untitled Association, associazione no-profit nata a Roma nel 2010, e Birra Menabrea SpA, storico marchio di birra fondato a Biella nel 1846. In questo caso, ovviamente, il MacGuffin è una bottiglia e la storia e il contesto li potranno raccontare i cinque finalisti, appena annunciati: Gaia Di Lorenzo (Roma, 1991), Alessandro Di Pietro (Milano, 1987), Sara Enrico (Torino, 1979), Andrea Polichetti (Roma, 1989), Marta Ravasi (Milano, 1987). Nel mese di ottobre è previsto l’annuncio del vincitore, al quale sarà conferito un contributo in denaro per la produzione di un’opera inedita, oltre alla possibilità di realizzare e pubblicare un libro d’artista in collaborazione con cura.books o un multiplo d’artista, per il programma Editions di Untitled Association.

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