10 settembre 2017

Dal mare nascono i diamanti. Alle saline di Margherita di Savoia, chiude Apulia Land Art

 

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Dopo Ceglie Messapica, Specchia, Ostuni e Cassano Murge, Apulia Land Art Festival approda a Margherita di Savoia, nota località balneare a pochi chilometri da Barletta, celebre per il suo impianto termale e le sue storiche saline. Proprio nei locali produttivi di queste ultime sono stati ospitati, per dieci giorni, i laboratori degli artisti in residenza, selezionati in seguito a una call internazionale. Nirit Rechavi (Israele), Francesco Di Tillo (Italia), Connor Maley e Victoria DeBlassie (USA), Sonia Andresano (Italia), Rosa Tharrats e Gabriele Ventura (Spagna), Laura Cionci (Italia), Francesco Romanelli (Italia), Elisabetta Serpi e Anahi Angela Mariotti (Italia), Andreas Zampella (Italia), Paolo Uboldi (Italia), questi i nomi dei prescelti a cui è stato chiesto di pensare a un progetto site specific che potesse non solo interagire con la singolare bellezza degli spazi ma, soprattutto, ne potesse comprendere a fondo la particolarità, accedendo i riflettori su un luogo non sempre tenuto in debita considerazione, area naturale protetta e realtà produttiva tra le più antiche d’Italia, estesa su ventuno chilometri di litorale e con al suo interno un grande padiglione progettato da Pier Luigi Nervi, ancora in attesa di un’opportuna operazione di recupero e valorizzazione. A guidare gli artisti sono stati i curatori Helia Hamedani e Girolamo Pizzetti, che con loro hanno condiviso idee, esperienze e lavoro quotidiano. Ideatori e organizzatori della manifestazione, ogni anno più complessa e articolata, sono Carlo Palmisano e Martina Glover, che con spirito visionario, di anno in anno, attraversano la Puglia, intercettando risorse ed energia, alla ricerca di luoghi significativi e magici, che bene rappresentino l’identità regionale, con i suoi vizi e le sue virtù. 
Proprio a Carlo Palmisano, pugliese di nascita ma romano d’adozione, si deve il tema attorno al quale tutti hanno lavorato, “SaliNatura” adottato in una triplice lettura: la prima è “salinatura”, ossia il processo di estrazione del sale; la seconda è “sali in natura”, allusiva a tutti i tipi di sale esistenti in natura; infine la terza, la più aulica, è “Sali in Natura!”, intesa come elevarsi, ascendere alla Natura. 
Aperto il 30 agosto con il lancio di alcuni piccoli brillanti in mare per mano del sindaco di Margherita di Savoia (gesto simbolico e provocatorio volto a rivendicare il ruolo e la bellezza del territorio) il festival si conclude oggi, 10 settembre, con una vera e propria festa dell’arte. A rappresentarlo, un articolato calendario di attività incentrate sulle arti figurative che, quest’anno, oltre a un progetto speciale di Iginio De Luca specificamente dedicato alle Saline, comprende anche una serie di installazioni urbane curate da Giuseppe Capparelli e realizzate da Felice Tagliaferri, Riccardo Morelli, Giulio Mangiaviti, Luigi Loquarto, Angela Pellicano’ e Ninni Donato: un modo sempre persuasivo di interagire con il territorio e con la comunità che lo abita. (Carmelo Cipriani)

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