16 settembre 2017

Una pausa d’arte, tra Lo Scompiglio e Cascina Maria. Presentati i nuovi progetti delle tenute

 

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Sono entrambi concept-space dedicati all’arte contemporanea, negli spazi interni ed esterni di avite tenute di campagna, sottoposte a importanti lavori di restauro. Residenza per artisti ma anche luogo di pausa e rigenerazione, attraverso il dialogo e le attività con la terra, con il bosco e la fauna. La prima è una nostra vecchia conoscenza, la Tenuta dello Scompiglio, alle porte di Lucca. La seconda viene inaugurata proprio oggi: Cascina Maria, a pochi chilometri dal Lago Maggiore. 
Oggi, allo Scompiglio, viene presentata una video installazione di Clara Boulard (Parigi, 1993), esito della sua residenza presso la tenuta toscana. Il lavoro indaga, attraverso due video in loop, la capacità di immaginazione legata all’oscurità che ci avvolge quando arriva la notte e ci si trova in mezzo alla natura o in un contesto che non ci è abituale. L’Associazione Culturale Dello Scompiglio, entro la fine di quest’anno o all’inizio del prossimo, dopo il bando internazionale dedicato al tema dell’identità di genere, ne proporrà uno nuovo, questa volta incentrato sull’individualità in relazione alla morte e, più specificamente, alle sue tre dimensioni. La dimensione socio-politica (l’eutanasia, l’aborto, il suicidio, la pena di morte o le morti accidentali come conseguenza di conflitti o disastri naturali), la dimensione ideologica (l’ateismo, l’agnosticismo e i credi religiosi, esoterici e mistici sulle possibilità di vita dopo la morte) e la dimensione celebrativa (gli aspetti relativi ai diversi rituali funerari e all’elaborazione del lutto). Destinatari del bando, come sempre, tutti gli artisti in ogni declinazione e ibridazione delle arti, che siano visive, sceniche, musicali o altro ancora. 
Invece, apre oggi i battenti Cascina Maria, magione di campagna con due grandi edifici e un vasto parco destinati a residenza per artisti, giardino di sculture e progetti temporanei dedicati alla fotografia, un progetto ambizioso a cura di Nicoletta Rusconi. Il primo artista in residenza è Riccardo Beretta (Milano, 1982), che è stato chiamato a confrontarsi con il contesto naturale inteso non solo come habitat, ma anche come materia di riflessione. E a privilegiare, nella produzione delle opere durante il soggiorno, l’utilizzo di materiali organici e forme naturali. L’esito formale della sua residenza è in mostra, dalla giornata odierna, all’interno della Project Room di Cascina Maria. All’esterno, Cascina Maria fa da cornice a Country Unlimited: un parco dedicato esclusivamente all’esposizione di sculture ambientali e di grandi dimensioni di artisti contemporanei di fama internazionale. Oggi si inaugura anche questo spazio con una collettiva che comprende opere di Francesco Arena, Miroslaw Balka, Matthias Bitzer, Monica Bonvicini, Mattia Bosco, Latifa Echakhch, Dan Graham, Paolo Icaro, Carlo Ramous e Markus Schinwald, grazie alla collaborazione delle gallerie Raffaella Cortese, Kaufmann Repetto, Giò Marconi, Francesca Minini, Massimo Minini, e all’architetto Walter Patscheider. New entry Yona Friedman. Se, poi, le grandi pareti che avvolgono le scale interne di Cascina Maria, da un piano all’altro, sono state concepite come uno spazio libero per ospitare progetti temporanei di fotografie d’artista, con Luca Gilli (Reggio Emilia, 1965) a fare da apripista, i tre appartamenti accolgono le opere di artisti che negli anni hanno collaborato con Nicoletta Rusconi, trasformando gli spazi domestici in un’inconsueta galleria. Tutti lavori, pertanto, site-specific, fra cui la carta da parati dipinta da Donatella Spaziani, il wall-paper di Davide Tranchina, il pavimento di Flavio Favelli e una misteriosa porta di Alexeij Koschkarov. (Cesare Biasini Selvaggi
In home: Clara Boulard, Art for the Environment Residency Programme, Tenuta Dello Scompiglio. Video installazione, in collaborazione con University of the Arts London
In alto: Cascina Maria 

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