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Il The Small Bistrot è uno di quei posti di Milano che si possono dire magici: è esattamente a 50 passi contati dalla caotica piazza Argentina, imboccando via Paganini. È un locale d’angolo, con i tavoli outdoor – una realtà che in città (purtroppo) non è poi così consolidata – e vi farà sentire subito a casa con il suo stile eccentrico.
Ci siamo messi a fare Tripadvisor? Non proprio, perché il The Small Bistrot ha anche un interrato, rinato pochi giorni fa come spazio espositivo. A inaugurare questa nuova stagione, il giovane illustratore Andrea Tarella che, per l’occasione, dopo 10 anni di lavori su commissione, ha deciso di mettere in scena una collezione della sua produzione privata, fatta di specie ittiche lacustri (l’artista è originario del Lago Maggiore) e di fiori locali, camelie in primis, che con i pesci vanno a comporre un “quadro” – è proprio il caso di dirlo – delicato che sembra richiamare, nelle zone più ombrose, delle vere e proprie vanitas. D’altronde, l’illustratore-biologo non solo ci propone le figurazioni di carpe, salmorigli o pesci rossi ma con accuratezza scientifica pone sotto ogni tavola, in china e acquarello, una accurata “biografia” della specie, sconfinando quasi nella volontà didattica. In un’epoca in cui le spiegazioni sono bandite dalle tradizionali gallerie, essere in questo bunker grezzo, circondati dai colori sparati dei fiori e dei pesci è decisamente rassicurante. Il respiro sembra tornare dopo l’affanno e la bellezza della natura rimette insieme i pezzi di una percezione decaduta, senza tante mediazioni ma solo con una poetica ibridazione di flora e fauna. Il mondo è ancora un bel soggetto da raffigurare.
E anche se Andrea, autore della cover dedicata a Milano su Exibart.Onpaper97, non è nato sotto il segno dei pesci e come loro non ama parlare a sproposito, questa piccola mostra vi racconterà della libertà dell’acqua e della fantasia. Fino al 19 ottobre.