02 ottobre 2017

Come facevano i vedutisti. Il paesaggio al centro della nuova campagna social del MIBACT

 

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Ottobre è iniziato, i colori virano verso le tonalità di un autunno sempre più acceso, i profili delle cose si abituano al diverso equilibrio tra luce e oscurità, cambia totalmente il paesaggio e il nostro modo di percepirlo. E proprio ai paesaggi, alle vedute, è dedicata la campagna di comunicazione per i social network promossa per questo mese dal MIBACT che, oltra a celebrare il passaggio delle stagioni, ricorda la sottoscrizione della Convenzione Europea del Paesaggio, firmata a Firenze il 20 ottobre del 2000, e la prima edizione degli Stati Generali del Paesaggio, che si terranno a Roma, a Palazzo Altemps, il 25 e 26 ottobre, occasione per un confronto nazionale tra istituzioni ed esperti su un tema di profonda attualità. 
La campagna svilupperà un reportage fotografico collettivo, incentrato sull’argomento e a partire dalle tantissime opere nelle collezioni degli oltre 420 musei, parchi archeologici e luoghi della cultura italiani. L’hashtag è #paesaggioitaliano ma questa volta i visitatori, oltre a condividere le magnifiche e suggestive vedute conservate nei nostri musei, dalla Scuola di Posillipo ai Macchiaioli toscani, da Giorgione a Giovanni Segantini, da Mario Sironi a Giorgio De Chirico, potranno pubblicare anche i paesaggi reali che le hanno ispirate, in un confronto tra immagini. Lasciandosi trasportare dal vero, dai giochi di luce sulle colline, sulle città o sul mare, un po’ come Giovanni Fattori o come Giacinto Gigante, ma con lo smartphone ben carico. 
In home: Giovanni Fattori, Silvestro Lega che dipinge sugli scogli, 1866 
In alto: Giovanni Segantini, Mezzogiorno sulle Alpi, 1891

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