02 ottobre 2017

Monet visto da vicino. Allo Château d’Auvers-sur-Oise, un museo virtuale per l’Impressionismo

 

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Come valorizzare i luoghi d’arte e incentivare il turismo culturale? Il centro d’interpretazione d’arte del Château d’Auvers-sur-Oise, presenta “Vision impressionniste-Naissance et Descendence”, un’esposizione multimediale e immersiva, un percorso virtuale dedicato alla pittura impressionista. Unico centro d’interpretazione dedicato all’arte in Francia, a detta della direttrice del castello Marie-Cécile Tomasina, Auvers-sur-Oise, cittadina nei pressi di Parigi, è conosciuta per la casa di Vincent Van Gogh e per quella del dottor Gachet, per le tombe dei fratelli Van Gogh, per il dipartimento dell’Oise, luogo d’ispirazione degli impressionisti. 
Con una scenografia studiata nei particolari, il percorso si dispiega tra immagini, suoni e voci narranti, diffondendosi su 600 metri quadrati, tra mapping, morphing, proiezioni su grandi schermi, foto ad alta definizione dei capolavori di Manet, Pissarro, Renoir, Monet, Morisot, Sisley, Cézanne, Degas, Van Gogh, Signac, Vlaminck, Gauguin e di tanti altri. «Per riprodurre queste immagini abbiamo pagato salato i diritti d’autore, pari al 12 per cento della spesa complessiva dedicata alla scenografia», ha sottolineato Ysabel Sequeira, dello studio di design e architettura Oméo. Le immagini, non rispettando le dimensioni originali delle opere, sono molto ingrandite e permettono di mettere in evidenza dettagli difficilmente percettibili a occhio nudo, come la tecnica pittorica, restituendo un itinerario didattico stimolante. 
Fortemente in evoluzione, consapevole di non poter sostituire la bellezza e il valore dell’opera d’arte originale, l’universo digitale è comunque in corsa per conquistare una parte del mercato dedicato alle esposizioni artistiche. Collezioni digitali, terminali multimediali, applicazioni mobili, sono supporti alla fruizione delle mostre, perché la mediazione digitale non è più una novità e, a breve, non lo saranno neanche i musei digitali. Che punteranno sull’effetto sorpresa e sulla partecipazione del visitatore, proponendo viaggi nel tempo e oltre i confini fisici. E il prossimo anno, anche Parigi avrà il suo primo museo digitale, con l’Atelier des Lumières, dedicato a pittori emblematici come Picasso o Chagall. (Livia De Leoni)

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