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Amore, eros e passione, tematiche che, da sempre, riguardano l’uomo, sono magicamente declinate nella mostra “Amori Divini” in corso fino al 16 ottobre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, diretto da Paolo Giulierini. Nell’esposizione, l’eros è raccontato in tutte le sue varianti, in un climax ascendente che coniuga la passione, l’ira e la vendetta e che racconta il desiderio degli dei immortali per la carnalità delle creature umane, come Danae, Leda, Europa, Ganimede, Callisto, Io. Un desiderio spesso frustrato, come quello di Apollo, Eco e Salmacide, che si invaghirono di Dafne, Narciso ed Ermafrodito, tre giovani ribelli all’amore perché non ancora liberi dalla venerazione del proprio ego. All’eros può far da contrappunto la crudeltà, nel caso di Artemide che, a riscatto della violazione della propria intimità turbata dallo sguardo anelante del cacciatore Atteone, decretò la trasformazione dell’uomo in cervo e l’abbandono delle sue membra ai famelici cani dello stesso. Circa 80 le opere, di artisti come Nicolas Poussin e Giambattista Tiepolo, provenienti da alcuni tra i più prestigiosi musei italiani e stranieri, come l’Hermitage, il Louvre, il Getty Museum di Los Angeles e il Kunsthistorisches di Vienna.
In questo contesto si inserisce l’appuntamento di martedì 3 ottobre 2017, “La Parola Erotica” in cui l’amore/eros viene raccontato dal celebre romanziere napoletano Maurizio de Giovanni autore di “Vipera”, ambientato ai tempi dei postriboli partenopei, una storia che prenderà forma grazie alle letture a cura di Brunella Caputo e Stefano Piedimonte, tratte dai testi cult dell’erotismo mondiale come Histoire d’O, di Pauline Réage, Il macellaio, di Alina Reyes, Il delta di venere, di Anais Nin, L’amante, di Marguerite Duras, Paura di volare, di Erica Jong, e Diario di una ninfomane, di Valerie Tasso. La parola erotica si svolge nell’ambito del palinsesto di “Mito-Mania”, una serie di eventi collaterali alla mostra, realizzati in collaborazione con Electa, dal 2 al 15 ottobre 2017 in cui si daranno appuntamento archeologi, storici, scrittori, giornalisti ed artisti per esplorare i meandri dell’amore/eros nelle sue varie sfumature e in cui si potrà assistere alle Metamorfosi di Ovidio cantate o a una speciale visita in poesia, condotta nei passaggi più segreti del museo, fino alla riscoperta delle divinità nella cultura pop contemporanea. Il prossimo appuntamento sarà venerdì 6 ottobre, ore 18 con la performance musicale Il Canto Delle Metamorfosi, quando interverranno lo scrittore Nicola Gardini e il cantante Carlo Fava. Qui il calendario completo. (Anna Di Corcia)