22 ottobre 2017

A chi importa dell’arte al femminile? Un report della NABA descrive la situazione in Italia

 

di

A Frieze London abbiamo visto una chiacchieratissima sezione dedicata a “Sex Work: Feminist Art & Radical Politics“. Nella settimana di FIAC, la Monnaie di Parigi ha inaugurato “Women House“. Insomma, l’arte al femminile e quella femminista stanno attraversando un momento particolare ed è venuto il momento di provare a dare alcune riposte. Esiste una correlazione tra genere e carriera nel sistema dell’arte? Qual è la situazione in Italia? Come si posizionano istituzioni e mercato? Domande che spesso vengono formulate e questa volta, a rispondere, saranno i numeri di “Donne artiste in Italia. Presenza e rappresentazione”, il report stilato nell’ambito del Master in Contemporary Art Markets della NABA di Milano, che descrive la situazione nel nostro Paese. 
Il documento ha censito la programmazione di musei e gallerie nel 2016 per rilevare i dati delle partecipazioni femminili, collazionando statistiche e dati pubblici, relativi alla programmazione di diversi spazi espositivi, con un focus sulla storia recente del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia e includendo cifre e andamenti del mercato delle aste. 
Quali sono i risultati? Se ne parlerà il 23 ottobre, dalle 17.30, alal NABA, partendo da una lecture della sociologa tedesca Katrin Hassler, autrice del volume “Kunst und Gender”, che offrirà una prospettiva sul tema allargata al campo internazionale. A seguire, la presentazione del report e di alcuni progetti recenti che hanno visto protagoniste le artiste, con una tavola rotonda insieme a Barbara Casavecchia, Anna Daneri, Francesca Kaufmann, Donata Pizzi, Iolanda Ratti. L’incontro sarà introdotto da Silvia Simoncelli, course leader del Master in Contemporary Art Markets, e moderato da Caterina Iaquinta ed Elvira Vannini, docenti del Dipartimento Arti Visive di NABA.

1 commento

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui