23 ottobre 2017

Kusama. Selfie in trenta secondi

 
Tempi ridotti per l'accesso agli "Infinity Mirrors" dell'artista nipponica. Colpa dei selfie, e della celebrità

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A Los Angeles, al Broad Museum , si è appena aperta la terza tappa della grande mostra di Yayoi Kusama, l’88enne artista giapponese diventata una vera e propria icona del contemporaneo negli ultimi anni. 
Forte anche per il fatto che, proprio per la loro complessità visiva, le sue grandi installazioni si prestano – da quando esistono gli smartphone – ad essere riprese e postate per mostrare agli amici quanto sia simpatica e trendy l’arte di oggi.
E così, dopo il passaggio all’Hirshhorn e Giardino delle Sculture di Washington, e al Seattle Art Museum di Seattle, appunto, dove quest’estate la mostra ha fatto quasi 500mila visitatori (475mila), il Broad ha deciso di cercare – quanto possibile – di arginare le folle inferocite alla ricerca del selfie perfetto in una delle stanze di “Infitity Mirrors”, riducendo il tempo di permanenza per ogni singolo visitore all’interno dell’ambiente a 30 secondi anziché a 45.
Lo si è sperimentato anche con una serie di “influencer” che hanno potuto vedere la mostra in anteprima, lamentandosi però del mezzo minuto centellinato. Il Broad, che ha già in collezione una stanza dagli specchi infiniti di Kusama, solitamente consente visite di 45 secondi, ma ha deciso di abbreviare “l’esperienza” per tutta la durata della mostra, per rendere possibile a più pubblico possibile una visita.
E pare che ce ne saranno parecchi: i 90mila biglietti in prevendita sono andati esauriti in un lampo. Speriamo solo che, nella foga dello scatto, nessuno inciampi da qualche parte, come successe al visitatore dell’Hirshornn che rovinò in una scultura a forma di zucca, ovviamente di Kusama, mentre cercava di scattarsi una auto-foto. 
Fonte: Artnet.com

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