29 ottobre 2017

Sapevate che le ossa parlano d’arte? Il gruppo deed vince il primo Hackaton del MAXXI

 

di

Un bracciale a trasmissione sonora, per consentire al visitatore di accedere a contenuti di approfondimento sul percorso espositivo, semplicemente avvicinando il dito al proprio orecchio. Attraverso la tecnologia bone conduction ossia la trasmissione sonora attraverso la conduzione ossea. Non siamo nella città di Blade Runner ma al MAXXI e stiamo parlando di get, il prototipo presentato da DEED, gruppo composto da Luca Gianfreda, Edoardo Parini, Emiliano Parini e Guido Porcaro, vincitore della prima edizione di Museum Booster, l’hackathon ideato e promosso dal MAXXI in collaborazione con Groupama Assicurazioni. 
11 i gruppi in gara, per un totale di 56 partecipanti, tra sviluppatori, programmatori, designer, maker, esperti di comunicazione e marketing, copywriter, data analyst, art director, accomunati dalla passione per l’arte, le nuove tecnologie e la realtà digitale. Tutti riuniti in una maratona di 34 ore non stop, per sviluppare un prodotto o un servizio in grado di reinventare e migliorare l’esperienza museale. Il progetto è stato scelto da una giuria di esperti composta da Barbara Gasperini, Andrea Manieri, Alfredo Valeri, Prisca Cupellini, Elena Pelosi, «Per l’utilizzo di una tecnologia capace di rinnovare l’esperienza del visitatore in modo dirompente rispetto al passato», si legge nella motivazione. DEED riceverà il riconoscimento economico di 5mila euro per sviluppare il suo progetto, con il sostegno del MAXXI, che ne diventerà luogo di sperimentazione per un anno. 
«Museum Booster è un primo esperimento di cui siamo molto orgogliosi. La partecipazione, l’energia e le competenze messe in campo ci dimostrano quanto si possa fare per migliorare, innovare e trasformare attraverso la tecnologia, l’esperienza dei luoghi di cultura», ha dichiarato Cupellini Responsabile Digital MAXXI. «É da tempo che lavoriamo sulle esperienze che l’utente fa grazie alla tecnologia e riflettiamo sull’eccessivo utilizzo e la dipendenza dagli smartphone e la semplicità della soluzione offerta dal nostro progetto è “Mettimi in tasca e goditi la mostra», hanno detto i componenti di DEED. 
Al secondo e al terzo posto, aggiudicandosi rispettivamente 1500 e 800 euro, si sono classificati 4OUR, gruppo composto da Giulia Centonze, Michele Cirillo, Francesco Di Girolamo, Anna Tatananni, con il progetto Flȃneur e EXAMUSE, gruppo di Silvia Falabella, Enzo Masci, Maria Vittoria Sorgi, Vittoria Rosati Tarulli, con il progetto Examuse.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui