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Ci sono certe domande che ritornano spesso, tipo, Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo?
E la risposta potrebbe essere sbagliata. Sì, potremmo tranquillamente essere un errore, il fallimento della nostra società o dell’individuo che in essa agisce è un’ipotesi da considerare e, nel caso, da accettare con serenità. Oppure, ancora meglio, da valorizzare. È quanto si propone il workshop sui Fallimenti Collettivi a cura di Filippo Berta e Angel Moya Garcia, che affronteranno l’argomento, rispettivamente, da un punto di vista pratico, coreutico e da uno teorico, speculativo.
Il workshop durerà una settimana, dal 13 al 18 novembre, si svolgerà alla Tenuta dello Scompiglio, in provincia di Lucca, ed è rivolto, in particolare, agli studenti delle Accademie e delle facoltà umanistiche, giovani personalità che, nella tumultuosa società contemporanea, potrebbero sentirsi dispersi, fuori posto, difficilmente collocabili. L’iscrizione, completa di modulo (che potete trovare qui), curriculum e lettera motivazionale, deve essere inviata a elisa@delloscompiglio.org, entro il 6 novembre. Le dieci persone selezionate, al termine del workshop prenderanno parte a una performance finale aperta al pubblico e sarà garantito vitto e alloggio presso l’Associazione Culturale Dello Scompiglio, nelle belle campagne di Vorno, in provincia di Lucca. Un luogo molto gradevole che renderà un po’ più leggero anche il fallimento più oscuro.
In home: Filippo Berta, Cheese, still da video