31 ottobre 2017

La legge di Bilancio 2018 per il Ministero dei Beni Culturali. Ecco i milioni della manovra

 

di

Presentato per la discussione in Senato il testo definitivo della Legge di Bilancio 2018, anche per il MIBACT è il momento di tirare le somme. Il Bilancio del Ministero dei Beni Culturali è cresciuto del 60% nell’ultimo quinquennio, una percentuale che porta lo stato di previsione della spesa dicastero dai circa 1,6 miliardi di euro nel 2014, a oltre 2,4 miliardi di euro nel 2018, che rappresentano lo 0,28% del bilancio dello Stato. «I numeri parlano chiaro e dimostrano quanto questo Governo creda fermamente nella cultura come volano di crescita del Paese», ha dichiarato Dario Franceschini, che è poi entrato nella specifico della manovra. 
Nella Legge di Bilancio 2018, previste nuove risorse per confermare la card per i diciottenni, assunzioni di professionisti dei beni culturali, misure per la promozione del turismo culturale e per la valorizzazione del sistema museale nazionale. In particolare il provvedimento prevede l’assunzione di 200 professionisti, selezionati dalle graduatorie degli idonei del concorso dei 500 tecnici per la cultura, oltre alla proroga dei contratti a tempo determinato per gli assunti negli istituti e nei luoghi della cultura statali a seguito del decreto Art Bonus. Messi a disposizione 8 milioni di euro per incrementare le risorse in favore del sistema museale nazionale, 4 milioni per acquisire opere, libri e beni archivistici al patrimonio dello Stato e 290 milioni per prorogare al 2018 e al 2019 la card da 500 euro per i giovani che compiono diciotto anni e prevista una iva agevolata al 10% per i concerti e gli spettacoli teatrali. Buone notizie per le aree del Centro Italia colpite dal sisma, dove le Diocesi potranno divenire soggetti attuatori per gli interventi di restauro delle chiese, nei limiti della soglia di valore europeo, accelerando così l’opera di recupero del patrimonio culturale ecclesiastico. E buone nuove anche per i privati, con uno stanziamento di 150 milioni di euro in tre anni per pagare i contributi alla tutela del patrimonio culturale privato, sospesi dal 2012.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui