13 novembre 2017

La nuova via del maestro. Al cinema, per un giorno, il nuovo documentario su Hayao Miyazaki

 

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Dopo il ritiro annunicato nel 2013, Hayao Miyazaki torna sugli schermi, non attraverso la sagoma di Totoro o le smorfie di Chihiro e nemmeno con una nuova, fantastica storia. Ma i fan saranno contenti lo stesso, perché il maestro dell’animazione, vincitore di Oscar, Orsi e Leoni d’oro, questa volta si racconta in prima persona, aprendo un varco tra i suoi personaggi indimenticabili e il suo concetto di disegno, per Never Ending Man, documentario girato per la televisione giapponese da Kaku Arakawa che sarà proiettato nei cinema di tutta Italia solo per la giornata di martedì, 14 novembre, a seguito dell’anteprima nazionale alla 51ma edizione di Lucca Comics&Games. 
In attesa dell’apertura del museo a tema (ne scrivevamo qui), già ci siamo fatti incuriosire dall’attività del mitico Studio Ghibili, la casa di produzione fondata nel 1985 insieme a Isao Takahata, ne Il regno dei sogni e della follia, il film del 2013 di Mami Sunada, che aveva mostrato il dietro le quinte di Si alza il vento, di Miyazaki, e di La storia della principessa splendente, di Takahata. Nel lavoro di Arakawa, il punto di vista si fa più intimo, non tanto nella vita privata quanto nel modus operandi del maestro, non risparmiando il dilemma tra disegno a mano e computer grafica che ha drammaticamente attanagliato Miyazaki in questi ultimi anni, al punto da spingerlo a ritirarsi dalle scene e a riconsiderare il proprio ruolo. Ma il finale non è affatto scontato, perché Miyazaki sembra avere scoperto una nuova strada. «Quando abbiamo iniziato a girare, continuava a ripetere di essere solo un vecchio pensionato. Ma poi ho visto riaccendersi la scintilla in lui», ha anticipato Arakawa. 
Qui la lista dei cinema nei quali poter vedere Never Ending Man

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