20 novembre 2017

Azzedine Alaïa, la moda al proprio ritmo

 
Scompare, in maniera non ancora chiara, l'ultimo dei fuoriclasse della moda. Il ricordo del mondo, non solo del fashion

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Naomi Campbell lo chiamava “Papà”; il BOF “Business of Fashion” lo ricorda come uno dei pochi stilisti disposti a seguire le proprie consuetudini e a ignorare gli eventi fissi del settore, e a creare le sue collezioni al proprio ritmo. Aveva deciso di occuparsi di moda leggendo Vogue, giovanissimo. 
La sua capacità di fare “moda” oltre i limiti derivava dal suo talento prodigioso e dall’appetito apparentemente insaziabile che il sistema aveva per i suoi disegni e, proprio questi disegni, scrive sempre BOF “restano lo zenit aspirazionale per molti”.
Ecco un perfetto ritratto di Azzedine Alaïa, stilista franco-tunisino di 77 anni, scomparso questo week end, e vero protagonista di una notizia che ha fatto il giro del mondo nell’universo del fashion, a cui anche Franįois Pinault ha rivolto un pensiero. “Tutto era al vertice con lui: couture, arte, gli standard a cui mirava, la sua dedizione al lavoro, la sua padronanza delle tecniche e tutte le donne che vestiva. Era un artigiano nel senso nobile del termine e un uomo fieramente legato alla sua libertà: era un amico”, ha ricordato il magnate francese.
Dal 1957 a Parigi, dopo il Diploma alle Belle Arti di Tunisi, iniziō con Christian Dior come tailleur, per poi seguire Guy Laroche e Thierry Mugler. Aprė il suo primo atelier nel suo appartamento di Rue de Bellechasse alla fine degli anni ’70, luogo mitico dal quale vestiva la sua clientela privata, che comprendeva Marie-Hélčne de Rothschild, Louise Lévęque de Vilmorin e Greta Garbo.
Nel 1980 produsse la sua prima collezione di pręt-à-porter, che era stata sostenuta da Melka Tréanton e Nicole Crassat. Nel 1988 Alaïa aprė boutique a Beverly Hills e New York, e fu presto soprannominato “King of Cling” dai media. Durante la metà degli anni ’90 Alaïa si ritirò parzialmente dalla scena della moda per motivi personali. Tuttavia aveva continuato a soddisfare una clientela privata riscuotendo successo commerciale con le sue linee pręt-à-porter.
Nel 2000, Alaïa firmò una partnership con il Gruppo Prada per poi, nel 2007, legare il suo brand a Richemont.
Fonte: BOF

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