20 novembre 2017

La voce di Enea, giunta fino a noi. Alessandro Haber legge Gabriele Tinti, all’Ara Pacis

 

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In un’epoca mitologica, Enea pronunciava le sue preghiere, offrendo sacrifici per celebrare la fondazione di Lavinio. Questo episodio raccontato da Virgilio e scolpito sul fronte destro dell’Ara Pacis, è stato fonte di ispirazione per Gabriele Tinti che ha invitato l’attore Alessandro Haber a leggere le sue poesie, composte per essere declamate di fronte alle opere alle quali si riferiscono. Il reading si è svolto sabato, 18 novembre, al Museo dell’Ara Pacis, promosso da Roma Capitale, Sovrintendenza Capitolina e Zètema, ultima tappa di un lungo percorso che, negli anni, ha diffuso le voci di Joe Mantegna, Robert Davi, Burt Young, Vincent Piazza, Luigi Lo Cascio, Franco Nero, tra le prestigiose collezioni di arte antica conservate in musei come il Metropolitan di New York, il Paul Getty Museum, il LACMA di Los Angeles, il British Museum di Londra, il Museo Nazionale Romano nelle sedi di Palazzo Massimo e di Palazzo Altemps, la Gliptoteca di Monaco, i Musei Capitolini e il Museo Archeologico di Napoli. 
«Lamenti raccoglie una serie di scritti in forma di versi, frammenti e brevi saggi, destinati all’attore per dare voce a tutte quelle reliquie di mondi ed eroi del mondo antico. Questo tentativo muove da un tragico senso di morte e di vacuità che appartengono persino ai nostri capolavori, che vorremmo eterni. L’indeterminatezza che ha circondato spesso le loro attribuzioni, il carattere talvolta puramente ipotetico degli studi, le disiecta membra, la frammentarietà con la quale quasi sempre sono giunti sino a noi dall’antichità, rappresentano quel che rimane del desiderio dell’uomo di avvicinarsi agli dei», ha spiegato Tinti.

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