21 novembre 2017

L’erotismo di Schiele all’incanto

 

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Stasera la casa d’aste Dorotheum di Vienna metterà all’incanto due disegni di Egon Schiele, il principale espressionista austriaco nonché uno dei più amati artisti del Novecento. Reclining Woman (1917) e Head of a woman (1918) sono due ritratti che dopo essere rimasti in mani private per 85 anni tornano sul mercato a pochi mesi dalle celebrazioni del centenario della sua morte, datata proprio 1918. Reclining Woman è il dipinto al centro dell’attenzione, non solo per la sua stima di un milione e 200mila euro contro i 300mila di Head of a woman, ma anche per la difficoltà di identificare il soggetto ritratto. 
Edith Schiele, la moglie dell’artista, era determinata a diventare la modella principale di Egon e divenne sempre più gelosa delle donne nude che posavano nello studio di suo marito. Ma Edith aveva una rivale, sua sorella Adele Harms, che come lei non si è mai spogliata del tutto, e alla quale somiglia moltissimo. Questi gli elementi che generano confusione, oltre alla sensualità della figura stessa.
Il consulente d’arte londinese Nazy Vassegh sottolinea che, sebbene Schiele sia meglio conosciuto per le sue immagini erotiche e gli autoritratti cupi, il suo record d’asta è stato realizzato per uno dei suoi paesaggi (Case col bucato (Suburb II) 1914), venduto per 24,7 milioni di sterline a Sotheby’s London nel 2011. (RP)

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