21 dicembre 2017

Yes Brexit, No Cultura

 
Cinque città britanniche sul piede di guerra per la scelta della Commissione Europea: se la Brexit è tale, allora niente "Capitali Europee della Cultura" in futuro dal Regno Unito

di

La Brexit è la Brexit. L’avete votata voi britannici o no? Ok, sì, siete stati pochi, sono stati i reazionari contadini, i conservatori e chi diavolo vi pare, però fatto sta che qualcosa è cambiato e cambierà. E pazienza se siete arrabbiati, cari inglesi. Perché questa premessa un po’ vendicativa?
Perché se è Brexit è così anche per il prossimo titolo di Capitale Europea della Cultura 2023, che vedrà escluse appunto il Regno Unito (che ha avuto Liverpool nel 2008 e Glasgow nel 1990) visto che la scissione dall’Unione è prevista per il 2019. 
E così Dundee in Scozia, le inglesi Nottingham, Leeds e Milton Keynes, insieme all’irlandese Belfast e Londonderry nell’Irlanda del Nord si sono risentite. A ragione? In effetti anche Istanbul nel 2010, Stavanger nel 2008, e Reykjavik nel 2000, erano state Capitali Europee prima di esserlo effettivamente, anche se la Turchia già dal 1999 era candidata per la piena adesione alla UE.
E sull’account twitter di LEAVE.EU la scelta è stata definita come una volontà “pateticamente infantile che ci si aspettava dai tristi uomini di Bruxelles”. Dentro o fuori allora, Sir?
Fonte: Artnet

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui