29 novembre 2017

Una mostra e una galleria permanente. A Modena, BPER Banca svela Guido Reni, Lanfranco e altri tesori

 

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Da Guido Reni a Guercino, dai Carracci a Correggio. Non si tratta di un museo ma ci siamo quasi. È stato presentato oggi alla stampa “La Galleria. Collezione e Archivio Storico”, il nuovo progetto legato all’arte antica e moderna di BPER Banca. Lo spazio espositivo, che sarà inaugurato ufficialmente il prossimo 2 dicembre, alle ore 10, è stato ricavato all’interno della sede centrale del gruppo finanziario, in via Scudari 9 a Modena, e accoglie la prima mostra in programma, “Uno scrigno per l’arte. Dipinti antichi e moderni dalle raccolte BPER Banca”. 
Il presidente di BPER Banca, Luigi Odorici, ha spiegato: «Volevamo chiudere i 150 anni con un’iniziativa che vuole essere un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito alla creazione di un patrimonio artistico notevole, che vogliamo mettere a disposizione della città». Ha continuato Sebastiano Simonini, coordinatore dell’iniziativa: «BPER Banca si è ritrovata ad avere gruppi collezionistici straordinari: il nucleo modenese, il nucleo abruzzese, il nucleo campano, e di recente il nucleo proveniente dalla Cassa Risparmio di Ferrara, recentemente acquisita. Il progetto nasce dalla necessità di tutelare le centinaia di opere straordinarie che fanno parte della collezione, al fine di avviare un nuovo modello per promuovere e conservare le opere stesse. Una seconda fondamentale parte del progetto è costituita dall’archivio storico, curato da Chiara Pulini, che raccoglie documenti e oggetti che raccontano le storie della Banca Popolare di Modena e della Cassa di Risparmio di Ferrara». Quindi, ha concluso Simonini: «Questo progetto che nasce oggi, è l’inizio di un lavoro intenso e ricco che mira a fare della Galleria un luogo di cultura per la città». Ha raccontato la dottoressa Lucia Peruzzi, che collabora da trent’anni con l’istituto di credito per la creazione e l’arricchimento di una collezione coerente, unica e che abbia una valenza nazionale: «”Uno scrigno per l’arte” vuole sottolineare la volontà di mettere insieme capi d’opera di una raccolta che comprende quasi 100 pezzi solo a Modena e testimoniano l’arte emiliana dal ‘300 alla fine del ‘700, integrando con dipinti provenienti dalle collezioni campana e abruzzese. Abbiamo voluto costruire un percorso breve ma intenso, in parte permanente, in altra parte modificabile in base a nuove e mostre ed eventi in programma in modo tale da presentare via via tutta la collezione». 
Parte di un corpus particolarmente ricco, specialmente del periodo cinquecentesco e seicentesco costruito in ottica filologica e prestando attenzione alla Modena Estense, entrano nell’esposizione alcuni artisti eccellenti: Cristoforo da Lendinara, che porta a Modena il rinnovamento rinascimentale dopo aver conosciuto Piero della Francesca a Ferrara; il giovane Correggio, quando l’artista si stava formando su Andrea Mantegna, ma anche Ludovico Carracci, Guercino e Guido Reni. La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 7 gennaio 2018 negli orari da giovedì a domenica: 10-13, 14-18. Dal 12 gennaio gli spazi saranno allestiti in modo permanente continueranno l’apertura ogni primo weekend del mese. (Ilaria Sita)

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