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Per Kate Bellm (Londra, 1987) la fotografia è sinonimo di evasione. Il suo ultimo lavoro infatti, “Night Sky Rising”, ci mostra una sorta di paradiso terrestre, un ambiente naturale fatto di mondi acquatici e paesaggi onirici, dove le protagoniste che a volte si intravedono sono confuse silhouette nude. Rinomata per il suo lavoro nella fotografia di moda, la Bellm, che ha collaborato con riviste come Esquire, GQ, Interview Magazine, Vogue UK e marchi internazionali come ASOS, Gucci, Noor Fares e Ray Ban, ora si spinge oltre: con questa nuova serie esplora la bellezza della natura attraverso uno sguardo personale, ricordandoci di non dimenticare la possibilità di poter vivere a contatto con le meraviglie del nostro pianeta. Fino al 13 gennaio 2018 la galleria LAMB Arts di Londra ospita la prima personale della fotografa britannica, che comprende una selezione di nuove opere e materiale d’archivio che esplorano temi come la libertà, la natura e la giovinezza, costantemente presenti nel suo lavoro. Sperimentazioni fotografiche con tecniche analogiche e digitali si mischiano a ricordi intimi e personali, quaderni, schizzi e fotografie, che ci trasportano nella visione colorata del mondo di Bells, tra paesaggi sognanti e scene surreali. (NG)