10 dicembre 2017

La Sardegna, Di segno in segno. Si chiude la prima tappa della rassegna dedicata all’illustrazione

 

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Si conclude oggi il primo capitolo della rassegna “Di segno in segno” dedicata all’illustrazione che, dagli inizi del secolo scorso, in Sardegna, è stata il medium espressivo dei più grandi artisti storici, da Biasi a Delitala, da Floris ai fratelli Melis, da Edina Altara a Branca. 
Giorgia Atzeni, Emanuele Boi, Andrea Casciu, Veronica Chessa, Ilaria Gorgoni, La Fille Bertha, Carolina Melis, Stefania Morgante, Daniele Serra e Kiki Skipi sono stati invitati, alla Libreria di via Sulis di Cagliari, dalla curatrice Roberta Vanali, a confrontarsi con alcune tematiche legate al territorio sardo, proponendo lavori inediti realizzati appositamente per la rassegna. 
Kiki Skipi, la prima a esporre, si è ispirata a oggetti della quotidianità sarda. Il telaio, le ceramiche artistiche degli anni Quaranta, i reperti nuragici, le grandi sedie e la cassapanca per il corredo in legno intagliato, accompagnano infatti il soggetto principale delle opere: le donne, forti, fiere e, allo stesso tempo, delicatissime, che si appropriano dello spazio e del tempo e rivendicano la loro grandezza. Le linee marcate, le simmetrie e le geometrie dei disegni nei tappeti e negli scialli ricamati, tipici della tradizione, si scontrano e si amalgamano all’immagine della natura selvaggia dove il verde acceso delle foglie delle piante, che riempiono ogni spazio della composizione, incornicia il soggetto come nei fregi degli anni Venti della tradizione Déco. Kiki Skipi, nelle dieci opere esposte, rappresenta la Sardegna arcaica in chiave moderna, mai banale o folkloristica, fa un omaggio all’Isola e alle donne, alle radici e alla tradizione di una terra senza tempo. (Chiara Manca)

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