16 gennaio 2018

L’arte contemporanea sugli antichi cammini. I nove vincitori del bando della Regione Lazio

 

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Sono stati annunciati i vincitori di Arte sui Cammini, il bando indetto dalla Regione Lazio e presentato il 16 settembre, al Macro, che aveva come oggetto la produzione di opere d’arte permanenti lungo i cammini della via Francigena. L’iniziativa era indirizzata a soggetti con comprovata esperienza nel settore dell’arte contemporanea e metteva in palio 1.725.000 euro per sostenere la realizzazione dei progetti. 
I vincitori sono nove e interessano molti tratti del cammino dei pellegrini: Fondazione Allori, sulla Francigena del Nord, Associazione AICE, sulla Francigena del Sud, direzione Appia, Centro Ricerche Musicali, sul Cammino di San Benedetto, Accademia Nazionale di San Luca, sulla Francigena del Nord, Società Cooperativa Culture, sulla Francigena del Nord, Fondazione Mondo Digitale, sul Cammino di Francesco, Gruppo Internazionale Affari GIA, società emanazione della rinomata Fondazione Nomas, sulla Francigena del Nord e del Sud, Quasar Progetto, sulla Francigena del Nord, Fondazione Pastificio Cerere, sul Cammino di San Benedetto. 
Secondo una nota della Regione: «I progetti vincitori hanno proposto principalmente opere di scultura, land art e street art, installazioni sonore e interattive, mettendo in campo nomi di artisti come Agostino Iacurci, Andrea Aquilanti, Alfredo Pirri, Davide Dormino, Goldschmied & Chiari, Giancarlo Neri, Andreco, Chiara Camoni, Giorgio Andreotta Calò, Leonardo Petrucci». Infatti, molti dei vincitori sono tra i nomi più attivi nel settore del contemporaneo, come il Pastificio Cerere che, tra le altre cose, ha presentato il progetto di Margherita Moscardini, tra i vincitori del primo bando Italian Council promosso dalla DGAAP-Direzione Generale Arte e Paesaggio del MIBACT. 
Scorrendo le graduatorie e il testo del bando, si nota che solo 9 su oltre 30 progetti presentati hanno raggiunto la soglia minima, fissata a 40 punti, per ricevere il finanziamento. Tra questi, solo 3 hanno superato, di pochissimo, i 40 punti di cui sopra, restando comunque molto distanti dai 70 punti, ovvero, il tetto massimo a cui aspirare. Questa graduatoria così stretta – stilata in base al giudizio di una commissione composta da due membri interni alla Regione Lazio e da Bartolomeo Pietromarchi, attualmente direttore del MAXXI, in qualità di esperto esterno – ha permesso alla Regione di risparmiare circa 500mila euro, rispetto alla cifra inizialmente destinata al bando. Una somma più che discreta che, speriamo, potrà essere reinvestita in altri progetti culturali.

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