16 gennaio 2018

Dal giardino a Tianjin. Annunciata la nuova programmazione della Triennale di Milano

 

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Architettura, design, arti visive, fotografia, moda, performance, teatro, musica. Quella presentata oggi, è una Triennale di Milano sempre più multidisciplinare, che vuole non solo confermarsi come occasione di dialogo tra linguaggi eterogenei ma anche rilanciare la sua vocazione di piattaforma di relazione, tra individui e istituzioni. La programmazione del 2018 partirà dalle basi già consolidate, come la Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana e il Triennale Design Museum, con un calendario espositivo bilanciato tra nomi di richiamo e giovani proposte, tra la storia dell’arte contemporanea italiana e le collaborazioni con enti internazionali, da Luigi Ghirri a Rita Ackermann, dall’attività della galleria di Franco Toselli alle sperimentazioni di Diego Marcon, dalla Fondazione Giorgio Cini di Venezia al Tianjin Art Museum. 
Una delle novità di quest’anno è il progetto che interesserà il Giardino della Triennale, affidato a Orticola di Lombardia e all’architetto paesaggista Filippo Pizzoni. L’intervento è volto alla valorizzazione delle opere e delle installazioni presenti in giardino, promuovendo al contempo una gestione sostenibile delle risorse. 
Per il settore Architettura e Territorio, affidato alla direzione di Alberto Ferlenga, nel 2018 assisteremo alla VI edizione del Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana, che si assegna a cadenza triennale ai progetti e alle opere più interessanti nell’ambito. E da quest’anno, per iniziativa del Comitato Premio Claudio De Albertis, il Premio si arricchirà di una sezione speciale dedicata alle giovani promesse dell’architettura e dell’ingegneria: il Premio T Young Claudio De Albertis. 
Le mostre d’architettura in programma sono “999. Una collezione di domande sull’abitare contemporaneo”, inaugurata l’11 gennaio, “Ricostruzioni”, che analizza le pratiche di ricostruzione a seguito di eventi catastrofici e bellici, e la mostra dedicata ai finalisti e ai vincitori del Premio Medaglia d’Oro all’Architettura Italiana. 
Le mostre di Arti visive, per la direzione artistica di Edoardo Bonaspetti, porteranno per la prima volta in Italia, in sedi istituzionali, artisti come Walter Swennen e Rita Ackermann. A inizio estate, aprirà la prima retrospettiva dedicata a Swennen che, in un percorso attraverso i trentacinque anni della sua carriera, presenterà un’indagine sulle basi ideologiche della pittura. Nello stesso periodo, per la mostra a cura di Gianni Jetzer, potremo approfondire i grandi cicli di Rita Ackermann, artista ungherese naturalizzata statunitense, interessata da sempre a temi come l’antropomorfismo e la femminilità. In programma anche due mostre dedicate all’esperienza e alle collezioni di galleristi primissimo piano nel panorama non solo nazionale, come Massimo De Carlo, in apertura a settembre 2018, e Franco Toselli, tra luglio e agosto 2018, con gli artisti di Portofranco. Sarà poi inaugurato, assieme alla Fondazione Furla, il progetto Furla Series #02, che prevedrà un’esposizione personale di un artista di fama internazionale con un progetto appositamente concepito per gli spazi della Triennale di Milano e la prima mostra personale del giovane artista italiano Diego Marcon. 
La Moda, settore curato da Eleonora Fiorani, è rappresentata dalla grande retrospettiva su Rick Owens, uno dei fashion designer più rivoluzionari e controversi di oggi, che proseguirà fino al 25 marzo. 
Il Triennale Design Museum, diretto da Silvana Annicchiarico, presenterà la sua undicesima edizione, ad aprile, dedicata alla storia del design italiano, con una selezione dei progetti più rappresentativi e, in parallelo, attraverso specifici approfondimenti tematici disciplinari, a cura di Vanni Pasca, Manolo De Giorgi, Raimonda Riccini, Maddalena Dalla Mura, Chiara Alessi. A maggio, a cura di Giampiero Bosoni, Valeria Borsani, Tommaso Fantoni, aprirà la prima retrospettiva completa sul lavoro di Osvaldo Borsani, architetto, artista, designer e imprenditore, e a ottobre è in programma una grande monografica su Achille Castiglioni, a cura di Patricia Urquiola, in occasione del centenario dalla nascita del designer. 
Numerosi sono inoltre gli eventi e le esposizioni organizzati dal Triennale Design Museum in tutta Italia e nel mondo, tra cui l’Italian Design Day, che si terrà il 1° marzo in cento città. Ad aprile, al Belvedere della Villa Reale di Monza, aprirà la mostra dedicata a Gianfranco Frattini, a cura di Marco Romanelli, con la quale il Triennale Design Museum prosegue il suo percorso di ricerca volto ad approfondire alcuni personaggi che hanno interagito con il territorio allargato di Monza e Brianza. A luglio, al Tianjin Art Museum, The New Italian Design, mostra cura di Andrea Branzi e con il coordinamento di Silvana Annicchiarico, che presenterà i lavori di 133 designer con 288 progetti. A settembre, alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, Icons of XX & XXI Centuries, mostra nell’ambito del progetto Homo Faber Crafting a more human future, promosso da Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship, con l’obiettivo di presentare il meglio della produzione artigianale europea. 
In primavera, il Museo di Fotografia Contemporanea propone alla Triennale una mostra che presenta in modo inedito l’opera fotografica di Luigi Ghirri nell’ambito dell’architettura, attraverso la sua collaborazione con la rivista Lotus International. Spazio anche per le ultime ricerche, con una collettiva di artisti internazionali che indagano sugli effetti dell’accumulo di immagini di Google Street View. In autunno partirà invece un nuovo ciclo di incontri per raccontare le tendenze più attuali della fotografia contemporanea. A Villa Ghirlanda, sede storica del Museo, riprende l’attività espositiva e progettuale, con Stati di Tensione, a cura di Carlo Sala, che indagherà e riattualizzerà il valore politico delle immagini presenti nelle collezioni, e con Corpi di Reato, di Alessandro Imbriaco e Tommaso Bonaventura, a cura di Fabio Severo, che presenterà l’imponente lavoro di documentazione dei luoghi legati alle storie della mafia italiana. 
La programmazione del Triennale Teatro dell’Arte, a cura di Umberto Angelini, rafforzerà la propria dimensione internazionale. Tra grandi artisti acclamati in tutto il mondo e giovani talenti, l’indagine sui temi del dibattito contemporaneo viene declinata mescolando il formato della stagione teatrale e quello festivaliero.

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