Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Per la Biennale di Busan in Corea del Sud, nel 2010, fra gli altri artisti fu invitato l’americano Dennis Oppenheim che concepì l’opera intitolata Chamber: sei metri di altezza per un costo di 75mila dollari, e fu acquisita dalla città nel 2011, dopo la morte dell’artista. Ora la scultura, a sua volta, è morta. Demolita dall’ufficio distrettuale della città, secondo il South China Morning Post. La scultura, che aveva cominciato ad arrugginire a causa della salsedine, è stata anche danneggiata da un recente tifone.
“Abbiamo spedito il relitto, principalmente tubi di acciaio e materiali in policarbonato, in una discarica di rifiuti”, ha detto ai media AFP Shi Yun-Seok, funzionario del distretto di Haeundae. Shi ha aggiunto che la città non ha allertato la Real Estate dell’artista, che detiene i diritti di proprietà intellettuale sul lavoro di Oppenheim. “Non ho mai sentito parlare di qualcosa di simile prima – ha detto il rappresentante della Biennale di Busan, Moon Ju-Hwa – Sono rimasto profondamente scioccato e sbalordito dal fatto che questa preziosa opera d’arte sia stata demolita in modo così disinvolto”.
Oppenheim, le cui opere fanno parte delle collezioni di MoMA New York, Centre Pompidou e Tate, è considerato un artista pioneristico che ha lavorato in diverse avanguardie e movimenti durante la sua lunga carriera.
Fonte: Artforum