Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
La Biennale di Venezia continua ad annunciare in diretta i suoi Leoni e, dopo quello per la danza, attribuito a Meg Stuart, arriva anche il teatro. Saranno Antonio Rezza e Flavia Mastrella a ritirare l’ambito Leone d’oro alla Carriera, che verrà ufficialmente consegnato durante il 46mo Festival Internazionale del Teatro, che si terrà dal 20 luglio al 5 agosto 2018. Leone d’argento ad Anagoor, la compagnia veneta di Simone Derai e Paola Dallan, premiata per il «linguaggio che attinge a immagini e simboli che riconducono alla nostra memoria culturale».
La scelta di Rezza e Mastrella sembra essere coerente con l’impostazione di Antonio Latella, direttore del Festival veneto dal 2016 e interessato a un teatro eminentemente performativo. Sulle scene dal 1987, Rezza e Mastrella hanno sempre firmato a quattro mani i progetti per i loro spettacoli, riuscendo a comunicare i propri contenuti a un pubblico ampio e trasversale. Come si legge nelle motivazioni: «Antonio Rezza è l’artista che fonde totalmente, in un solo corpo, le due distinzioni di attore e performer, distinzioni che grazie a lui perdono ogni barriera, creando una modalità dello stare in scena unica, per estro e a tratti per pura, folle e lucida genialità. Flavia Mastrella è l’artista che crea habitat e spazi scenici che sono forme d’arte che a sua volta Rezza abita e devasta con la sua strepitosa adesione; spazi che abita e al tempo stesso scardina, spazi che diventano oggetti che ispirano vicende e prendono vita grazia alla forza performativa del corpo e della voce di Rezza. Da questo connubio sono nati spettacoli assolutamente innovativi dal punto di vista del linguaggio teatrale».
Negli anni scorsi, il Leone d’oro è stato assegnato ad autori e artisti come Luca Ronconi, Irene Papas, Romeo Castellucci e Thomas Ostermeier.