01 febbraio 2018

Bologna Art Week/4. MAMbo Rulez. Il museo bolognese riparte dai giovani e da un party calcistico

 

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Ugole pronte a scandire cori di incitamento, sciarpetta con i colori sociali al collo e via, tutti a tifare la squadra del cuore. Che in questo caso è il MAMbo che, con un capo ultras d’eccezione come Maurizio Cattelan e con un capitano giovane e ardimentoso come Lorenzo Balbi, sceglie la metafora calcistica per la presentazione del nuovo programma espositivo. Se poi c’è anche la collaborazione con la Panini, la storica casa editrice degli albi di figurine dei calciatori, possiamo immaginare che il museo bolognese d’arte moderna e contemporanea aspirerà a lottare per le prime posizioni in campionato. E non è un mistero, perché, per caratterizzare il brand identity del calendario 2018, è stata scelta una formula che non lascia spazio a dubbi: MAMbo Rulez. 
Il primo appuntamento in ordine di tempo è il 3 febbraio, con MAMbo Rulez 2018 Party, realizzato in collaborazione con Ex Forno e a tema calcistico, con tanto di VAR, ovvero la moviola dedicata ai momenti migliori della serata, e personale in divisa, oltre a un album da collezione, con bustina contenente otto figurine che riprendono le immagini degli eventi espositivi in programma. E per i veri ultras, anche la sciarpa del museo, ideata da Cattelan per il progetto Museum League, che sarà un vendita negli spazi di Bologna Welcome, partner del progetto, presso i punti di accoglienza turistica di Piazza Maggiore e Aeroporto Marconi, oltre che al corrainiMAMbo artbookshop.
Per la Sala delle Ciminiere, il programma inizierà il 22 giugno, con “That’s it!”, collettiva generazionale a cura di Lorenzo Balbi, che presenterà i lavori di oltre 50 artisti nati a partire dal 1980 e diverse nuove produzioni appositamente sviluppate. Il 14 dicembre, sempre a cura di Balbi, la prima personale in Italia di Mika Rottenberg, in collaborazione con Bregenz Kunsthaus e Goldsmiths CCA London. 
La programmazione della Project Room sarà dedicata ad alcune figure storiche, come è successo per l’esposizione aperta dal dicembre 2017, a cura di Uliana Zanetti, con la collaborazione di Giulia Pezzoli e Barbara Secci, e dedicata al critico d’arte Roberto Daolio, la cui parabola è raccontata da una selezione di opere dalla sua collezione. Il 26 giugno invece sarà reso omaggio a Rosanna Chiessi, intellettuale, celebre organizzatrice culturale, gallerista e critico d’arte, in collaborazione con l’Archivio storico Pari&Dispari di Rosanna Chiessi e la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia. Ci sarà spazio anche per il video, con VHS+, produzioni video tra analogico e digitale 1995-2000, un progetto di Saul Saguatti (Basmati Film) e Lucio Apolito (Opificio Ciclope), dal 12 ottobre al 6 gennaio 2019. 
A Villa delle Rose, dopo “It’s ok to change your mind!”, con opere di ventuno artisti e collettivi contemporanei russi provenienti dalla Collezione Gazprombank, che chiuderà il 18 marzo, potremo riscoprire una grande artista italiana, Mariella Simoni, dal 15 settembre, a cura di Barbara Vanderlinden. Dal 24 novembre al 23 dicembre, a cura di Giulia Pezzoli, invece, ROSE.02, il progetto in connessione con l’attività della Residenza per Artisti Sandra Natali, per giovani artisti italiani e internazionali che avranno l’opportunità di soggiornare a Bologna per produrre nuovi lavori. 
In home: Mariella Simoni, Estensione, 1978-2009. © Mariella Simoni 
In alto: Mika Rottenberg, Cosmic Generator, 2017. © Mika Rottenberg, courtesy Andrea Rosen Gallery, New York and Galerie Laurent Godin, Paris

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