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Dal Grand Tour nell’Italia di fine Ottocento, alla coltura della terra come riflessione estetica. E poi il giornalismo storico, gli animali metallici, la calligrafia. Il calendario 2018 del Mart sarà ad ampio raggio, la sua proposta espositiva ricca e variegata.
Si inizia il 21 aprile, quando, con “Viaggio in Italia. I paesaggi dell’Ottocento dai Macchiaioli ai Simbolisti”, a cura di Alessandra Tiddia, potremo attraversare i panorami del Bel Paese, meta prediletta dei viaggiatori europei impegnati nel Grand Tour. Scorci, vedute e tutte le sfumature del paesaggio saranno i protagonisti di questa mostra dedicata alla pittura dell’Ottocento, tra le opere di artisti come Bezzi, Ciardi, De Nittis, Fattori, Fragiacomo, Gigante, Lega, Signorini. Il 19 maggio, aprirà la monografica dedicata a Gianfranco Baruchello, a cura di Gianfranco Maraniello, un’occasione per ripercorre la ricerca di un autore che ha operato oltre i confini tradizionali dell’arte, mettendo in discussione sistemi e convenzioni culturali. Dagli assemblaggi all’esperienza dell’Agricola Cornelia, dove la coltivazione delle terra diventa strumento di riflessione sulla natura dell’arte, si seguirà un itinerario attraverso i principali nuclei di indagine di Baruchello, tracciato in seguito a una peculiare metodologia dialogica, adottata tra l’artista e il curatore. Il 22 settembre, a cura di Daniela Ferrari, sarà presentato il progetto dedicato alla figura di Margherita Sarfatti, giornalista e promotrice dell’arte italiana tra le due guerre, sviluppato in due mostre, al Mart e al Museo del Novecento di Milano. Il 6 ottobre, approfondiremo la ricerca di Nathalie Djurberg e Hans Berg, per la mostra a cura di Lena Lessing, in collaborazione con il Moderna Museet di Stoccolma e Malmö, Vincitrice del Leone d’Argento e del Carnegie Art Award, la svedese Djurberg ha esposto nelle più importati istituzioni internazionali e da anni collabora con Berg, musicista, produttore e compositore, particolarmente noto negli ambienti dell’elettronica e della sperimentazione.
Spostandoci alla Casa d’Arte Futurista Depero, il 3 marzo, sarà la volta degli “Animali metallici. Il culto dell’automobile nel XX Secolo”, a cura di Nicoletta Boschiero e Federico Zanoner. Protagonista di una profonda trasformazione del paesaggio e dello stile di vita collettivo, l’automobile è al centro di un percorso espositivo che attraversa diversi momenti della storia dell’arte del XX secolo. Sempre alla Casa Depero, dal 16 giugno, “Manu propria. Il segno calligrafico come opera d’arte”, a cura di Nicoletta Boschiero e Duccio Dogheria, mostra dedicata alla scrittura come forma pittorica, nelle opere di Gastone Novelli, Achille Perilli, Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi, Antonio Sanfilippo, Ugo Carrega e Ben Vautier, tra gli altri.
Invece, alla Galleria Civica di Trento, dal 17 marzo, a cura di Margherita de Pilati, la personale di Sam Falls, artista americano inserito tra i 30 Under 30 da tenere d’occhio secondo Forbes, invitato da ArtBasel 2015 ad allestire uno spazio all’interno della sezione Unlimited. Il 14 luglio, “Vicino ma non qui”, a cura di Luca Coser, Margherita de Pilati, Gabriele Lorenzoni, riunirà quegli artisti trentini, di nascita o di origine, che hanno costruito la propria carriera internazionale in altri contesti territoriali, in Italia e all’estero, mentre il 10 novembre aprirà la mostra di Anna Scalfi Eghenter, a cura di Lorenzoni.