03 febbraio 2018

Le piccole cose di Angelo Maisto

 

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Inaugura, in occasione dell’attesa Notte Bianca dell’Arte bolognese, alla Blu Gallery la mostra dell’artista campano Angelo Maisto, che presenta, con il titolo “Little Things”, una produzione nuovissima dei suoi personaggi favolistici, che si concretizzano in sculture antropomorfe, o si lasciano raccontare, idillicamente, in narrazioni acquerellate. 
“Cose piccole”, dunque, come nella vita di tutti i giorni, che sempre più spesso passano distrattamente al nostro andirivieni quotidiano. Qui, nella mostra, le ritroviamo, amalgamarsi insieme e farsi avanti per richiamare così la nostra attenzione. Ferraglia, rametti, scarti di plastiche e fogliame vengono rimodellati in fattezze umane e animali, antropomorfe e sognanti. “Cose piccole”, dunque, recuperate nell’immaginario dell’apparente insignificanza, per svelare tra gli interstizi quanta fantasiosa spiritosaggine vi si cela. Questa mostra è un esempio concreto di archeologia dell’assurdo, dove i materiali vengono letteralmente, trovati, sotto forma nuova. In effetti con la loro presenza mutano l’intero contesto, che da galleria si trasforma in un Wunderkrammer.  Non a caso questa parola già è servita per aggettivare i lavori di Maisto, che è per l’appunto, impegnato da anni nella creazione di ciò che dal critico d’arte Valerio Dehò è stato battezzato CODEX MAISTI, vera e propria opera mondo dove ricrea un ordine mescolando cultura alta e bassa, cose e oggetti, storia dell’arte e bricolage, in una nuova configurazione di curiosità.  Il contesto in cui si muovono i suoi soggetti guarda alla tradizione dello “Stilleven”, della natura morta, quella fiamminga. Ma sicuramente anche quella dei “Bodegòn” spagnoli, vista la stretta comunanza con la tradizione borbonica ampiamente rappresentata nei lunghi corridoi del Museo Capodimonte di Napoli, tra le cui stanze avrà divagato, Angelo, tra una lezione e l’altra in Accademia.
In conclusione, La Blu Gallery sembra presentarsi ai visitatori di questa mostra, come un’estensione ideale del Museo  Aldovrandi. Anche qui sembrano affollare Naturalia, Artificialia e Mirabilia che l’artista, al pari del cinquecentesco scienziato bolognese, ha riunito in un proprio microcosmo. Ma più che rarità naturali e stranezze umane, qui ad esser conservata è la fantasia, quella libera, senza alcuna finalità. Pensando all’impulso che muove l’artista, sembra venir tutto fuori da una reazione al disagio esterno. È  così che Maisto circoscrive uno spazio personale fatto d’invenzioni che rimestano la storia e le proprie radici. Come fosse lui il collezionista di stranezze, che seleziona ogni elemento di questa natura, che seppur fantastica, sembra fornita di una flora e di una fauna varia e diversissima. 
Questa flora e questa fauna, per l’occasione della mostra, sono state raccolte in un libro d’arte (edizioni Blu Gallery) dal titolo Il Pipacottero e altre creature, con un testo poetico di Marco Palasciano ed un testo critico di Valerio Dehò. (Marcello Francolini)
In alto: Angelo Maisto, Uccellatori – 2017 – acquerello su carta – cm 56×62
In homepage: Angelo Maisto, Uccellatore – 2017 – assemblaggio (ferro, legno, plastica, piuma di uccello)
Dal 3 febbraio al 17 marzo 2018
Angelo Maisto, Little Things
Blu Gallery
Via Don Giovanni Minonzi 9, 40121 Bologna
Orari: Martedì/Sabato 16:00 – 18:00
Info: +39 338 7608324, info@blugallery.it, www.blugallery.it

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