13 febbraio 2018

Un nuovo direttore per il Real Sito di Carditello. In arrivo 5 milioni per i restauri

 

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La Fondazione Real Sito di Carditello è alla ricerca di un nuovo Direttore. Angela Tecce è infatti tornata al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo con il ruolo di Direttore del Servizio II – Periferie Urbane della DGAAP-Direzione Generale Arte Architetture Contemporanee e Periferie Urbane, dopo aver ricoperto l’incarico di direttore della Fondazione fino al 15 novembre 2017. 
Il nuovo direttore dovrà avere comprovata competenza in materia di tutela, valorizzazione e gestione dei beni culturali e aver maturato esperienze professionali per almeno un quinquennio nel settore oppure dovrà aver ricoperto ruoli dirigenziali, per almeno un triennio, in organismi o enti pubblici o privati. Non poteva mancare una voce dedicata ai dipendenti della Pubblica Amministrazione che abbiano ricoperto ruolo dirigenziale, dato che la Fondazione è interamente composta da soci fondatori pubblici, MiBACT, Regione Campania e Comune di San Tammaro. 
Al candidato che sarà individuato, spetterà il compito di proseguire le attività della Fondazione anche in questa delicata fase che prevede l’avvio di consistenti cantieri di restauro per i quali saranno impiegati i 5 milioni di euro di fondi PON. E che altro? I progetti non mancano, dall’area museale, agli ambienti dedicati alla formazione e alla ricerca degli studenti delle Università di Veterinaria e Agraria, fino alle scuderie per i cavalli e allo spazio dedicato all’allevamento, in continuità con la funzione originaria della tenuta agricola reale, voluta da Ferdinando IV di Borbone per godere delle delizie della campagna casertana. Per il momento, sono stati già organizzati concerti, incontri con scrittori e registi, spettacoli e performance di arte contemporanea. Ma la sfida è ancora da giocare e non sarà la prima per il Real Sito che, dopo lungo periodo di abbandono e degrado, sembra essere rinato. Per candidarsi, c’è tempo fino al 19 febbraio. Il bando può essere consultato qui

In alto: foto di Amedeo Benestante

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