19 febbraio 2018

L’Hangar Bicocca si illumina. La mostra di Lucio Fontana chiude con i maestri della musica sperimentale

 

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Lucio Fontana illuminerà ancora gli spazi dell’Hangar Bicocca, per un’ultima serata. Martedì, 20 febbraio, alle 21, si terrà La Fabbrica illuminata, una serata dedicata ai più importanti compositori contemporanei, in collaborazione con il Festival Milano Musica, nell’ambito del public program di  “Ambient/Environments“, mostra curata da Marina Pugliese, Barbara Ferriani e Vicente Todolí, con la Fondazione Lucio Fontana. 
Per la retrospettiva, in chiusura il 25 febbraio, abbiamo visto le magnifiche installazioni realizzate dal maestro dello Spazialismo tra il 1949 e il 1968, dalla Struttura al neon per la IX Triennale di Milano all’Ambiente spaziale e luce nera, originariamente esposto alla Galleria al Naviglio, nel 1949. Opere che, ancora oggi, sono vive, aperte all’interpretazione e alla suggestione, per quella semplicità, pur spettacolare, con la quale riescono a raccontare di un certo rapporto con lo spazio. 
Per il sesto e ultimo appuntamento del ricco calendario di incontri aperti al pubblico, potremo rivivere quel dialogo tra spazio e tempo, oggetto dell’indagine di Fontana, sul ritmo delle scale musicali composte, tra gli altri, da Luciano Berio, Bruno Maderna, Luigi Nono e John Cage, nel contesto dello Studio di Fonologia della Rai di Milano. Lo Studio fu aperto nel 1955, per volontà di Berio e Maderna, allo scopo di arricchire l’esperienza musicale contemporanea con le possibilità dei nuovi mezzi di analisi e trattamento del suono. L’esperienza si inscrive nella formidabile stagione creativa – identificabile nel decennio 1948/58 – in cui Milano diventò la città dove poter sperimentare una nuova concezione dei rapporti fra le arti. 
Allo stesso modo in cui Fontana poneva la percezione dello spettatore al centro dell’opera, rivoluzionando radicalmente la relazione con lo spazio e con il pubblico, la ricerca musicale di quegli autori si avvaleva del mezzo tecnologico per ampliare le frontiere della relazione tra autore ed esecutore, tra suono e ascoltatore. 
In alto: Lucio Fontana, Ambiente spaziale, 1967/2017, veduta dell’installazione in Pirelli HangarBicocca, Milano, 2017. Courtesy Pirelli HangarBicocca, Milano. © Fondazione Lucio Fontana Foto: Agostino Osio

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