01 marzo 2018

Centre Pompidou e Málaga: è amore

 

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La prima filiale “pop-up” del Centre Pompidou fuori dalla Francia, a Malaga, sulla costa meridionale della Spagna, rimarrà in funzione fino al 2025. L’istituzione parigina e la città, la scorsa settimana hanno annunciato l’intenzione di estendere l’accordo di collaborazione per lo spazio satellite aperto a marzo 2015, per altri cinque anni. 
Il sotterraneo Centre Pompidou Málaga, ospitato sotto un colorato cubo di vetro decorato dall’artista francese Daniel Buren, ha attirato oltre 500mila visitatori dalla sua apertura. “Modern Utopias”, l’attuale mostra semi-permanente di opere provenienti dalle collezioni d’arte moderna e contemporanea di Parigi, è stata inaugurata a dicembre e sarà visibile fino al 2020. “Il personale a Parigi e Málaga inizierà ora a lavorare sulla programmazione futura” dice una nota stampa.
E così, dopo la firma per la sede al Bund di Shanghai, appena fuori “casa”, per questo nuovo quinquennale (rinnovabile) si vedranno più di 20 mostre, mentre a Bruxelles, per il 2023, aprirà Kanal Centre Pompidou, un altro “pop up” con sede in un ex garage Citroën di cui per sapere novità bisognerà aspettare maggio. 
La città di Malaga ha investito circa 7 milioni di euro per costruire l’avamposto museale e paga al Pompidou una tassa di circa 1,5 milioni di euro l’anno per il suo marchio, la sua competenza e le sue collezioni. Il Centre Pompidou Málaga ha un budget annuale di circa 4 milioni di euro, secondo Le Figaro. Vive la France!

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