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La Roma del secondo dopoguerra, quella che ancora respira, vivissima e immutabile, nelle immagini e nelle parole di Luchino Visconti, Roberto Rossellini, Vittorio De Sica, Elio Vittorini, Cesare Pavese. Quella che sembra di poter esplorare, in ogni colore e sfumatura, nelle opere di Carla Accardi, Afro Basaldella, Mirko Basaldella, Alberto Burri, Giuseppe Capogrossi, Ettore Colla, Pietro Consagra, Piero Dorazio, Nino Franchina, Gastone Novelli, Antonio Sanfilippo, Toti Scialoja e Giulio Turcato. E proprio loro saranno i protagonisti di “Roma 1950-1965”, mostra a cura di Germano Celant e presentata da Fondazione Prada, che aprirà il 23 marzo, presso i nuovissimi spazi di Prada Rong Zhai. La residenza storica, situata nel distretto di Jing’an, quartiere centrale di Shanghai, risale al 1918 e venne progettata per la famiglia dell’illustre magnate Yung Tsoong-King, con un giardino in stile occidentale. A testimonianza del rispetto e dell’ammirazione che Miuccia Prada e Patrizio Bertelli nutrono per il patrimonio culturale, nel 2011, Prada ha avviato uno scrupoloso progetto di restauro, terminato a ottobre 2017, con una sfilata della collezione Prada Resort 2018 e con una mostra dedicata ai lavori. Questa nuova esposizione, racconterà del clima culturale e artistico della Capitale, riunendo più di trenta opere degli artisti già citati, oltre a una raccolta di documenti dell’epoca.