14 marzo 2018

Ritrovate in Costiera Amalfitana le opere trafugate a L’Aquila. C’è anche un Guido Reni

 

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Un cospicuo numero di opere d’arte moderna di grande valore, sottratte in venti anni di furti, sono state ritrovate in diverse ville della Costiera Amalfitana. A scoprire il tesoro, i carabinieri del reparto operativo del Comando Tutela Patrimonio Culturale, che hanno recuperato e messo sotto sequestro trentasette opere, tra pale d’altare, polittici e tavole, per la maggior parte risalenti tra il XVI e il XVII Secolo. L’operazione è stata fatta in esecuzione di un decreto di perquisizione e sequestro emesso dalla Procura di Salerno e adesso è scattata la denuncia per tre persone. L’operazione risale al settembre 2017 e ultimamente l’attenzione degli investigatori era caduta su alcuni imprenditori che risultavano proprietari di una gran quantità di opere d’arte antiche, anche di dubbia provenienza. Tra le opere sequestrate, cinque pale d’altare sottratte da due chiese della provincia de L’Aquila, San Nicola a Capestrano e San Giacomo Apostolo a Scoppito, chiuse al culto perché dichiarate inagibili a seguito del sisma del 2009, due tavole del XVI Secolo, parte del polittico della Chiesa di San Rocco di Formia, dell’artista Gerolamo Stabile e il Cristo che prega nell’orto, dipinto attribuito a Guido Reni, sottratto nell’agosto del 2012 a una nobile famiglia napoletana. E tutte, molto presto, saranno nuovamente visibili.

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