10 aprile 2018

Milano Art Week/6. Le architetture trasparenti di Edoardo Tresoldi Al Museo della Scienza

 

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Da giovedì 10 aprile, nel mese che Milano dedica all’arte e alla creatività, il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci accoglie nei propri spazi un’installazione di Edoardo Tresoldi, che abbiamo recentemente sentito per una intervista in occasione della 16esima Business of Design Week di Hong Kong
Presentata alla mostra “Il paradiso inclinato”, all’ex Dogana di Roma, nel 2016, Sacral riunisce alcuni tratti che caratterizzano l’opera dell’artista: il linguaggio della trasparenza capace di tessere nello spazio qualcosa che non c’è; i riferimenti ai maestri rinascimentali e agli elementi architettonici classici come archi, colonne e cupole; l’utilizzo della rete metallica per dare forma a una nuova dimensione in dialogo con luce, agenti atmosferici e ambiente circostante. 
A differenza dell’architettura convenzionale, che racchiude lo spazio restituendo un paesaggio modificato dall’uomo, Sacral offre al fruitore uno spazio puro ed etereo, in cui sperimentare un’estetica nuova con codici architettonici innovativi e visionari da scoprire e vivere. Sacral è un’occasione unica per il Museo di ricordare ai propri visitatori la natura storica degli edifici che lo ospitano, luoghi un tempo dedicati alla spiritualità che nel corso degli anni lo hanno trasformato da convento benedettino a monastero olivetano, da ospedale a caserma militare, fino alla definitiva inaugurazione come Museo nel 1953. Una sorta di tributo alle architetture che non esistono più e agli spazi capaci di adattarsi alle trasformazioni. L’installazione di Tresoldi riesce a dare tridimensionalità alla missione del Museo: raccontare il passato, interpretare la contemporaneità con nuovi linguaggi e strumenti, proiettarsi verso nuove dimensioni, in un continuo mutare e interagire con ciò che lo circonda. (Eleonora Minna)
In alto: Edoardo Tresoldi, Sacral. Foto di Fabiano Caputo

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