24 aprile 2018

Il tribunale messicano blocca la Barbie ispirata a Frida Kahlo. E invece Dolce & Gabbana…

 

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Questa Barbie non s’ha da fare. La sentenza del tribunale si abbatte sulla Mattel, che non potrà commercializzare la Barbie Frida Kahlo. Vittoria, dunque, per gli eredi della grande artista, anche se magra, visto che la restrizione, almeno per il momento, riguarda solo i negozi messicani. 
La querelle ebbe inizio a marzo, con il lancio di Inspiring Women, serie di bambole dedicate alle figure femminili «che hanno contribuito a rendere il mondo un posto migliore». Tra queste, oltre all’aviatrice Amelia Earhart e alla fisica atherine Johnson, anche Frida, con tanto di acconciatura alta, fiori e scialle. Peccato per le sopracciglia, marcate sì ma non abbastanza e chiaramente separate. Per non parlare della corporatura, più simile a quella di una insegnante di aerobica che a quella di un’artista comunista martoriata dalle operazioni chirurgiche. E non è solo una questione di imprecisioni sulla resa dell’aspetto fisico, per quanto sia un aspetto importante, visto che stiamo parlando di una icona. Ma anche di licenze, visto che, secondo la pronipote, Mara Cristina Teresa Romero Pineda, la Mattel non può esercitare alcun diritto sull’utilizzo dell’immagine di Frida. Ed è stato questo l’appiglio per bloccare la vendita. «Sono contenta perché credo che giustizia sia stata fatta: solo la famiglia di Frida detiene i diritti per l’utilizzo dell’immagine di Frida», ha dichiarato dopo l’annuncio della sentenza. Diritti che nominalmente appartengono alla Frida Kahlo Corporation, società fondata dalla famiglia, e quindi è l’unico soggetto che può decidere quali marchi possono utilizzare l’immagine dell’artista nei loro prodotti. Tutto il Messico gioisce per questa decisione e la famiglia intende andare avanti, per far ritirare dal mercato anche le bambole in vendita negli Stati Uniti. 
Invece, chi ha fatto bene il proprio lavoro sono stati Dolce & Gabbana che, al museo Soumaya di Città del Messico, in questi giorni, hanno presentato le ultime collezioni, ispirate al Paese centroamericano. In prima fila, insieme alla Vergine di Guadalupe e ai mariachi, anche molte citazioni del tipico stile di Frida, che amava particolarmente indossare abiti e accessori tradizionali. In più occasioni gli stilisti sono stati accusati di lasciarsi andare al facile folclore ma, questa volta, si è trattato di una ricostruzione quasi filologica, che ha addirittura entusiasmato il pubblico messicano.

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