25 aprile 2018

Adrian Piper VS Wikipedia

 

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Nel 2013, l’artista Adrian Piper ha deciso che non le piaceva la sua pagina Wikipedia. Era piena di imprecisioni – dice – e scadeva molto al di sotto degli standard editoriali di una “vera” enciclopedia o di un diario accademico.
Piper aveva contattato così il portale per chiedere di eliminare la pagina. Alla fine, invece, era stata sostituita con una nuova, ma anche questa “non era stata controllata”, perché nonostante Wikipedia richieda citazioni di sourcing il suo contenuto è generato da volontari.
Alla fine Piper ha costruito la sua pagina “Wikipedia” sul suo sito web. L’articolo sembrava identico a una voce tradizionale di Wikipedia, ma con alcune differenze significative.
Per esempio, sotto la voce “Personal and Racial Background”, scrive: “Come tutti gli americani, sono mescolata razzialmente. 1/32 Malgascio (Madagascar), 1/32 Africano di origine sconosciuta, 1/16 Igbo (Nigeria), e 1/8 Est dell’India (Chittagong, India – ora Bangladesh), oltre ad avere prevalentemente geni inglesi e tedeschi nella discendenza familiare”.
Pare anche che questo tema sia una domanda frequente per Piper, attualmente oggetto di una retrospettiva al Museum of Modern Art di NYC. Così come è importante il tema dello yoga, che l’artista pratica da più di 50 anni. Piper ha scritto ogni voce per avere un posto dove indirizzare chiunque voglia una risposta sul suo lavoro, “piuttosto che ripeterle ogni volta”.
E anche se la pagina non è un’opera d’arte, richiama le meta-performance “Calling Card”, eseguite dal 1986 al 1990, per affrontare i commenti razzisti. Piper, che ha la pelle chiara, distribuiva biglietti da visita che dicevano: “Caro amico, sono nero. Sono sicuro che non ti sei reso conto di questo quando hai fatto – o riso a – quell’osservazione razzista … Mi dispiace per il disagio che la mia presenza ti sta causando, così come sono sicuro che rimpiangi il disagio che il tuo razzismo mi sta causando”. 
Quando però è stato chiesto a Piper che cosa rimanga specificatamente impreciso sulla pagina Wikipedia esistente, l’artista ha detto che non poteva rispondere perché “troppo sconvolgente”. Chiunque sia interessato a scoprire maggiori informazioni sul suo lavoro, insomma, è caldamente invitato a visitare il “Wiki” sul suo sito, che aggiorna almeno una volta all’anno.
“Potrebbe non essere completo” ha detto l’artista, “Ma almeno tutto è preciso.”
Fonte: artnet

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