Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Al Festival di Cannes, per il momento, a infiammare gli animi non sono stati i film. Se è stata piuttosto tiepida l’accoglienza della prima pellicola in gara, Tutti lo sanno, dell’iraniano Asgar Farhadi, con protagonisti Penelope Cruz e Javier Bardem, a tenere viva l’attenzione ci ha pensato Terry Gilliam. Prima con un malore improvviso, che ha costretto il geniale regista 77enne al ricovero in ospedale ma, per fortuna, tutto è andato bene, come ha confermato lui stesso con una foto molto eloquente, pubblicata sul suo profilo Instagram. E poi con la decisione del tribunale. È arrivata infatti la sentenza che ha messo la parola fine alla lunga contesa sui diritti di The Man Who Killed Don Quixote, film che ha impegnato Gilliam per venti anni, con otto tentativi di realizzazione, prima di venire alla luce. Originariamente, la pellicola, completata nel 2017 e con il mitico Jonathan Pryce nel ruolo di Don Chisciotte, avrebbe dovuto concorrere per la Palma d’oro ma la causa legale sorta tra Gilliam e l’ex produttore Paulo Branco ha obbligato alla rimozione dalla competizione. Oggi però il giudice si è pronunciato dando ragione a Gilliam e così la prima mondiale di uno dei film più attesi delle ultime decadi si terrà sabato, 19 maggio, pur fuori concorso, a chiusura di questa 71esima edizione.