15 maggio 2018

Tel Aviv, la città bianca e non solo

 
Si inaugura oggi a Roma, al MAXXI-Museo nazionale delle arti del XXI secolo, “TEL AVIV the WHITE CITY”, una mostra per riscoprire il Movimento Moderno e gli influssi Bauhaus a Tel Aviv alla vigilia del centesimo anniversario della nascita del movimento tedesco che univa arte, architettura e design

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Nel mese di aprile del 1919, un manifesto programmatico rendeva pubblica la nascita del Bauhaus di Weimar. La celebre scuola d’architettura (ma anche di arte e design), con quel suo caratteristico connubio di razionalismo e funzionalismo, il cui profeta fu l’architetto Walter Gropius, vedeva la luce in Germania in un contesto storico di grande disagio, quando cioè veniva stilata la costituzione di una repubblica tedesca democratica che, di lì a pochi anni, sarebbe stata azzerata dal nazismo. Un percorso sulle tracce del Bauhaus (rimasto attivo fino al 1933) ci conduce ancora oggi, certamente, tra Weimar, Dessau e Berlino. Ma pochi potrebbero immaginare, tuttavia, che a Tel Aviv è presente la maggior concentrazione di case Bauhaus al mondo: oltre quattromila, quelle censite ufficialmente. “TEL AVIV the WHITE CITY”, il progetto espositivo che si inaugura oggi al MAXXI- Museo nazionale delle arti del XXI secolo, a cura di Nitza Metzger Szmuk, attraverso cento foto, schizzi, plastici, video, offre proprio l’occasione per riscoprire il Movimento Moderno e gli influssi Bauhaus nella città israeliana, alla vigilia del centesimo anniversario della fondazione del celebre movimento tedesco. Lo sguardo della mostra si concentra sul finire degli anni Venti e Trenta, quando la città iniziò a crescere per effetto delle migrazioni dall’Europa, tra cui quelle di architetti ebrei di origine tedesca in fuga dal nazismo. Nitza Metzger Szmuk ha scelto undici edifici, tra cui Liebling House che nel 2019 diventerà la sede del centro di ricerca sulla “Città Bianca” e Rubinsky House dell’architetto Lucian Korngold, per raccontare la città e il suo linguaggio architettonico: “Sono i palazzi e gli spazi su cui mi sono concentrata quando ho redatto il dossier per la candidatura Unesco, riconoscimento attribuito, poi, nel 2003. Tel Aviv ha più di quattromila edifici che si ispirano al Bauhaus e al Movimento Moderno. Una testimonianza di quanto il clima culturale e lo scambio con le avanguardie europee sia sempre stato vitale”. (Cesare Biasini Selvaggi)
In alto: A. Berger – Y. Mandelbaum, Maison Landa, 1935
In homepage: Dizeng off Circle – 1934

INFO
Opening: ore 19.30
TEL AVIV the WHITE CITY 
apertura al pubblico: dal 16 maggio al 2 settembre 2018 
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo 
via Guido Reni 4a, Roma
orari di apertura: 11.00-19.00 (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, domenica) |11.00 – 22.00 (sabato) | chiuso il lunedì 
www.maxxi.art – info: 06 32.48.61
#telavivalmaxxi