06 giugno 2018

Il Padiglione Italia della 58ma Biennale di Venezia sarà curato da Milovan Farronato

 

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Parte con il botto il nuovo corso di Alberto Bonisoli: «Sarà Milovan Farronato il curatore del Padiglione Italia alla 58ma esposizione internazionale d’arte di Venezia del 2019». Lo rende noto lo stesso neoeletto Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, che fa sapere come il nome di Farronato sia stato individuato al termine di una procedura di selezione a cui sono stati invitati a partecipare dieci nomi rappresentativi del panorama artistico nazionale: Antonia Alampi, Laura Barreca, Andrea Bellini, Alfredo Cramerotti, Luigi Fassi, Andrea Lissoni, Bruna Roccasalva, Francesco Stocchi, Roberta Tenconi, oltre allo stesso Farronato.
Il progetto è stato scelto dal Ministro nell’ambito della terna proposta dalla DGAAP-Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanea e Periferie Urbane. Tra le dieci proposte presentate, tutte attente alle più avanzate tendenze artistiche internazionali, è stato selezionato il progetto di Farronato che si concentra su un gruppo limitato di artisti a cui verrà dato spazio per presentare le proprie opere e indagare i loro universi creativi. «Il progetto di Farronato – ha dichiarato il Ministro Bonisoli – è molto originale e innovativo anche dal punto di vista dell’allestimento, valorizza il lavoro degli artisti e pone il Padiglione in linea con il panorama artistico internazionale». 
Milovan Farronato è il Direttore e Curatore del Fiorucci Art Trust, per il quale ha sviluppato dal 2011 il festival Volcano Extravaganza a Stromboli. Assieme all’artista Paulina Olowska, ha fondato nel 2014 il simposio Mycorial Theatre a Rabka, in Polonia, che nel 2016 è migrato a San Paolo, Brasile. Ulteriori collaborazioni includono le Magazine Sessions (nel 2016) con le Serpentine Galleries di Londra. Ha inoltre concepito The Violent No! all’interno della 14esima Biennale di Istanbul, nel 2015. Dal 2005 al 2012, è stato Direttore dell’organizzazione no profit Viafarini e Curatore presso DOCVA Documentation Centre for Visual Arts, Milano. Dal 2006 al 2010 è stato Curatore Associato della Galleria Civica di Modena, per la quale ha curato nel 2006 la mostra collettiva “Egomania” e le personali di Ugo Rondinone e Yayoi Kusama; nel 2007, la personale di Katharina Fritsch; nel 2008, la bipersonale di Runa Islam e Tobias Putrih e nel 2009 la personale di Christian Holstad. È stato professore di Cultura Visiva al CLADEM, Università IUAV, Venezia, dal 2008 al 2015. Tra le mostre curate da Farronato, si ricordano Nick Mauss, “Illuminated Window”, La Triennale e Torre Velasca, Milano 2017; Lucy McKenzie, “La Kermesse Héroïque”, presso la Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia 2017; “Si Sedes Non Is” presso The Breeder Gallery, Atene, 2017.

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